Valentino Rossi e Marc Marquez sono stati acerrimi nemici nella stagione 2015. Lo scontro di Sepang segnò la fine anche di una era positiva per il motociclismo.
Nel 2015 si è consumato il duello che ha cambiato l’intera MotoGP. Il Motomondiale era nel suo apice con in pista campioni del calibro di Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso e tanti altri. Il Dottore era tornato in lizza per il titolo, dopo anni difficili, e avrebbe voluto concludere in bellezza una stagione guidata sin dalla prima tappa. Sarebbe stato il mondiale dell’esperienza, sebbene non avesse più quella costanza dei suoi anni migliori.
Marc Marquez non poteva capacitarsi come un pilota di 36 anni riuscisse a tenere testa ai campioni dell’era moderna. Valentino Rossi amava lottare anche fuori dalla pista con giochi psicologici che, nel caso, del numero 93 ritornarono indietro come un boomerang. Lo spagnolo non aveva timori per il campione di Tavullia e rispose colpo su colpo. Le provocazioni si spostarono in pista e il fallo di reazione di VR46 in Malesia spianò la strada al quinto titolo di Jorge Lorenzo. Marc preferì schierarsi dalla parte del connazionale, giocando sporco, ma Valentino Rossi aveva provocato una escalation con i giornalisti e una faida tra i tifosi. Lo spagnolo, arrivato giovanissimo in MotoGP, aveva dimostrato di avere i numeri del fenomeno vero.
Le considerazioni di Loris Reggiani su Marc Marquez
“La stagione 2015 ha cambiato tutto. Marc Marquez ha mancato di rispetto al motociclismo. Quella stagione lo ha squalificato come uomo”, ha affermato il commentare che affiancava Meda nelle analisi sulla MotoGP. “Anche io ero un suo tifoso. Anzi, per la verità lo preferivo a Valentino, anche se qualcuno pensa il contrario. Mi piaceva tantissimo che questo giovane fosse arrivato in MotoGP e avesse messo tutti in riga con il suo talento incredibile. E questo gli rimane, impossibile non riconoscerlo. Ma l’uomo Marquez ha perso tantissimo. Ci credo che lo fischiano, basterebbe chiedere scusa, anche a 10 anni di distanza. Scusa al motociclismo e ai suoi tifosi”, ha spiegato Reggiani.

“Era stato in testa dalla prima alla penultima gara. Lorenzo vinse più gare, ma Rossi fu più costante. Il calcio di Valentino? Non è mai stato un calcio. Nemmeno la Dorna lo ha considerato tale. Non è umanamente possibile spingere via una moto da 150 chili, mentre sta andando, anche se piano”.
“Crisi Bagnaia? Credo che stia soffrendo la pressione interna, soprattutto quella del compagno di squadra. Marquez è velocissimo, costante ovunque. Pecco ci aveva abituati a partire piano e crescere durante la stagione, invece quest’anno sta succedendo quasi l’opposto. E la nuova Ducati 2025 non lo aiuta, anche se da lui mi aspettavo di più. Se il team può accontentarlo con delle modifiche? Non è così semplice. Quando un pilota chiede più feeling, non sta indicando una modifica tecnica precisa. È una sensazione vaga”, ha sancito Reggiani.