La Ducati Desmosedici GP25 sta facendo faville in pista. Il motivo risiede in un aspetto tecnico che non è stato sviluppato al medesimo livello dai competitor.
La GP25 nelle mani di Marc Marquez sta facendo piangere i competitor. Nell’ultima tappa corsa a Brno, lo spagnolo ha creato il vuoto, mettendosi dietro Aprilia e KTM. Marco Bezzecchi ha concluso al secondo posto, mentre Pedro Acosta ha firmato il primo podio stagionale. Solo quarto Pecco Bagnaia che ancora non è riuscito a capire il potenziale della nuova Desmosedici.
In pista, al posto dell’infortunato Maverick Vinales, ha corso anche Pol Espargaró che ha concluso Sprint Race e Gran Premio in top 10. Negli ultimi mesi il fratello minore di Aleix ha svolto il ruolo di collaudatore per KTM ed era abituato a girare da solo in pista. Mescolandosi nel gruppone si è fatto un pensiero preciso sulle principali rivali.
L’opinione sulla Ducati di Pol Espargaró
Grazie anche al fatto che sul tracciato ceco non si gareggiava da cinque anni, i valori in campo sono apparsi più livellati. “Credo che in questo caso a pesare siano state una serie di circostanze. A mio avviso la Desmosedici è in grado di generare più grip rispetto a noi, per cui quando l’aderenza della pista è tanta come qua il suo vantaggio scema e noi possiamo competere con loro quasi alla pari“, ha confessato il pilota spagnolo.

“Con Pedrosa parteciperò ad un test al Montmeló il 30 e il 31 agosto, ma non ho in programma di competere ancora. Visto che sono fresco di corsa e che le gomme sono contingentate io sarò presente soltanto nella prima delle due giornata. Considerato che i nostri risultati non sono pessimi non possiamo godere di tutte le concessioni che vogliamo, per cui, le gomme sono poche“, ha quindi svelato. “Detto ciò, mi piacerebbe essere al via in Austria e in Ungheria, circuito che ho il privilegio di aver già saggiato, ma lo escludo. Il marchio non ha previsto wild card per questa stagione e io spero di non doverne fare in quanto significherebbe che è successo qualcosa ad uno dei nostri quattro piloti“, ha concluso l’ex alfiere di Suzuki, Aprilia e Honda.