Nel paddock di Vallelunga abbiamo intervistato William Alatalo, giovane talento del Campionato Italiano GT. Ecco cosa ci ha raccontato.
Lo spettacolo del Campionato Italiano Gran Turismo ha invaso Vallelunga nel corso di questo fine settimana, nel quale si disputa il primo appuntamento della serie endurance, con la gara di 3 ore che si terrà domani. Tra le vetture più attenzionate, c’è senza dubbio l’Aston Martin Vantage GT3 #5 di Jorge Lorenzo, Mahaveer Raghunathan e William Alatalo.
La squadra per la quale gareggiano è la L&A Infinity, che è gestita da colei che ha rilevato il team Lazarus, vale a dire Laura Mandolesi. Di certo, vincere non sarà semplice, visto che al concorrenza è agguerrita, con l’Aston Martin che corre in classe PRO-AM, con un trio comunque molto competitivo. Andiamo ora ad ascoltare cosa ci ha raccontato Alatalo in esclusiva.
Alatalo, ecco la nostra intervista esclusiva
Durante il fine settimana di Vallelunga. abbiamo avuto la possibilità di intervistare William Alatalo, sicuramente il pilota di punta di questo equipaggio, e dopo aver chiacchierato anche con Jorge Lorenzo, abbiamo potuto ascoltare anche il finlandese.
Hai avuto parecchie esperienze con le monoposto, auto a ruote scoperte, ed ora sei nel GT con vetture del tutto diverse. Quali sono le differenze principali?
“Ci sono enormi differenze ed ovviamente non posso spiegarle tutte, ci vorrebbero ore. La differenza principale è il peso, che sulle monoposto è di circa 600-700 kg, mentre nelle GT siamo attorno ai 1.300 kg. Tutto si muove più lentamente, soprattutto per me che ero abituato alle auto a ruote scoperte. Inoltre, anche l’ABS è una grande differenza, visto che sulle monoposto non è presente, o anche il traction control. Quando freni qui devi usare l’ABS ed anche il traction control quando esci dalle curve“.
Cosa pensi del tracciato di Vallelunga?
“Ho guidato qui qualche anno fa, credo fosse il 2019 con la Formula 4, mi diverto a guidare qui, ma con le GT è molto diverso, ci sono tante curve da seconda marcia. Non è bellissimo come il Mugello, ci sono diverse sensazioni di guida, anche se è divertente, ma secondo me, con questo tipo di auto, ci sono troppe curve lente. Fino ad ora è andato comunque bene, mi trovo bene per il momento“.
Corri con una leggenda della MotoGP come Jorge Lorenzo, come ti senti nel consigliare un pilota così importante?
“Lui è veloce, cerco di aiutarlo come qualsiasi altro pilota, e provo ad imparare da loro. Ho un grandissimo rispetto per Lorenzo, lui è un grande campione ed ha vinto tanto in carriera. Provo ad aiutarlo nella comprensione della macchina, veniva da un campionato molto diverso. Abbiamo un ottimo rapporto per ora e cerchiamo di aiutarci a vicenda“.
I tuoi obiettivi per il 2024?
“Buona domanda, se devo essere onesto, non credo che ci potremo giocare il campionato, corriamo in classe PRO-AM, potremmo puntare al podio a volte, anche se è molto ottimistico come target, ma dobbiamo evitare errori e provare ad ottenere sempre il massimo, questo potrebbe fare la differenza. Dobbiamo migliorare di gara in gara“.
Il prossimo anno l’Aston Martin debutterà a Le Mans, nel WEC e nell’IMSA con la sua Hypercar Valkyrie. Questo tipo di vetture potrebbe essere il sogno del tuo futuro?
“Quello è il mio sogno, mi piacerebbe tantissimo provare quella macchina, ora sono con questa casa in GT3, ma Le Mans è la gara più importante del mondo e mi piacerebbe esserci“.
Com’è andata l’esperienza con il simulatore Williams in F1 due anni fa?
“Per come è finita, non è stata un’esperienza troppo positiva, anche se devo dire che fu fantastico sperimentare un livello così alto di tecnologia, credo che fui molto veloce, poi ci sono state molte complicazioni che mi hanno impedito di entrare nella loro Academy e di correre in Formula 2, ma questa è la vita“.