Scopriamo in cosa consiste questa nuova legge introdotta nel Vecchio Continente. A molti non piacerà questa disposizione.
Nel Vecchio Continente hanno introdotto una legge che rivoluzionerà tutto il settore delle riparazioni. Stiamo attraversando una fase dove la sicurezza è posta sempre al primissimo posto, ma in un mondo fatto di Adas le conseguenze di un crash sono devastanti in termini assicurativi.
Le compagnie si sfidano per garantire i migliori prezzi e condizioni agli automobilisti, disponendo che le officine utilizzino pezzi originali nella riparazione degli incidenti. In teoria questa possibilità continua a sussistere, ma nel caso di un crash in cui un mezzo rimane immobilizzato in officina il discorso cambia. Al di fuori di un servizio ufficiale efficiente iniziano ad esserci numerosi patemi.
Le case produttrici, per ovvi motivi, spingono gli automobilisti a portare le vetture presso le loro reti di officine che offrono condizioni più vantaggiose. Molti costruttori, ad esempio, offrono un’auto sostitutiva senza costi aggiuntivi. Gli assicuratori hanno annunciato che da anni accumulano perdite pesanti che si sostanziano direttamente sul costo dei ricambi originali rispetto a quelli privati, e l’Unione Europea è intervenuta con una nuova legge che sostiene l’economia circolare.
U.E., arriva la mossa inaspettata
La nuova legge sulla rottamazione delle auto si schiera dalla parte delle assicurazioni, poiché imporrà di riciclare tutto ciò che è riciclabile, ma le parti elettroniche dovranno essere salvate. Tuttavia, questo nuovo standard sarà piuttosto stringente su molti elementi legati alla sicurezza. Ad esempio i parabrezza dovranno essere sottoposti a manutenzione in modo che gli assicuratori possano controllarli ed utilizzarli per le riparazioni. In sostanza avverrà un riciclo ragionato. Ecco come evitare di ritrovarsi con una macchina sfasciata. Tutti i metodi per evitare gli incidenti.
Se un parabrezza come quello della Volkswagen ID.3 costa 1.200 euro e se si può montare quello di un veicolo incidentato, l’assicuratore risparmierà. Dietro si nasconde sempre l’elemento ecologico. “Riparare è più sostenibile che utilizzare pezzi nuovi“, ha affermato Frank Sommerfeld, direttore di Allianz Versicherungs-AG, spingendo al riutilizzo di porte, cofano, specchietti, fari e fanali posteriori di veicoli smontati venduti ad altri Paesi. In sostanza le parti originali saranno solo quelle che hanno una incidenza sulla sicurezza, ovvero barre dello sterzo, assali, supporti motore, sospensioni etc, mentre per il resto largo al riciclo.