I piloti devono seguire una corretta idratazione prima di ogni appuntamento in calendario. Ecco cosa fanno in caso di bisogni i rider della MotoGP.
La MotoGP è la massima competizione motociclistica al mondo. Vengono sviluppati dei prototipi specifici per portare i rider al limite. Con le innovazioni targate Ducati il livello è talmente cresciuto da rendere lo spettacolo limitato, principalmente, alle brillanti performance dei ducatisti. Tutti i migliori giovani centauri desiderano correre in sella ai bolidi della top class.
Per raggiungere i piani alti i giovani piloti devono fare tanti sacrifici. Oltre a dimostrare delle grandi capacità tecniche nel corso dei primi anni di carriera, devono sviluppare anche un fisico adatto. Per farlo sono seguiti da personal trainer e nutrizionisti che gestiscono, in ogni minimo dettaglio, l’intera preparazione. Anche durante la pausa invernale, dopo una vacanza, i centauri sono impegnati a mettersi alla prova sul piano psicofisico.
Per eccellere in qualsiasi categoria del Motorsport occorre essere molto forti a livello caratteriale. Non si conoscono pause e non si può pensare di essere secondi a nessuno. Ogni pilota segue abitudini personalizzate in base alle proprie esigenze. I top rider hanno un proprio fisioterapista e sono affiancati da esperti di medicina sportiva che studiano le migliori strategie per evitare stanchezza e garantire sempre delle performance top.
MotoGP, quando scappano i bisognini
I tempi sono molto cambiati rispetto alla classe 500 e i primi anni di MotoGP. Oggi i calendari sono ricchi di eventi. Le sfide nei fine settimana sono raddoppiate con il lancio delle Sprint Race. La mattina e durante la gara i centauri devono ricevere una lenta idratazione (200-400 ml) ogni 30-40 minuti di tipo iso-ipotonico, ossia acqua con meno sali.
Se avete esperienza nell’ambito sportivo sapete che questi liquidi stimolano la diuresi. Anche dopo ciascuna corsa i rider bevono per reintegrare i sali persi col sudore. Di sicuro avrete notato i piloti sempre con delle borracce anche nelle prime interviste post GP. I centauri, in condizioni normali, perdono dal 2 al 3% di peso corporeo dei liquidi. Si tratta di sforzi fisici serissimi e possono accadere degli imprevisti. Nonostante una preparazione molto attenta, quando scappa i piloti sono costretti ad urinare nelle proprie tute. Non c’è altro modo se l’esigenza avviene in sella alla moto a corsa iniziata.
Naturalmente svuotano la vescica prima e dopo le gare. I piloti durante le 2 manche che caratterizzano i weekend della classe regina dal 2023 perdono dagli 800 ml ai 2 litri d’acqua. Nella domenica del Gran Premio bevono dai 2 ai 4 litri d’acqua. Durante una corsa di 40 minuti in sella ad una moto la frequenza cardiaca si aggira sui 200 battiti al minuto. I bisogni corporali in una intera carriera possono accadere e in tanti hanno confessato di essersi liberati in corsa.
Sul piano fisico, proprio per ovviare alla perdita dei liquidi, occorrerebbe trattenersi. Acqua, sodio, magnesio, calcio e potassio possono aiutare gli sportivi a recuperare subito dopo lo sforzo. Nelle sessioni, invece, i rider possono recarsi al bagno nei box. Rimase iconico il gesto di Rossi che, subito tagliato il traguardo dopo un trionfo nella classe regina, corse in un bagno pubblico piazzato sull’erba ai lati della pista.