Che motore monta la Triumph? E’ un gioiello intramontabile

Da oltre un secolo Triumph è sinonimo di qualità, stile e prestazioni ed è diventata parte integrante dell’industria motociclistica mondiale.

Fondata nel 1902, la Triumph Motorcycles ltd è nata dall’estro dell’ingegnere tedesco Siegfried Bettmann. Quest’ultimo era un immigrato tedesco di Norimberga e la società era, originariamente, in UK nel settore della produzione di biciclette dal 1884. Nel 1887 l’azienda si registrò un nuovo nome New Triumph Co., entrando nel settore produttivo con la prima motocicletta nel 1902.

Che motore monta la Triumph? E’ un gioiello intramontabile
Da oltre un secolo Triumph è sinonimo di qualità – tuttomotoriweb.it

E’ il marchio motociclistico più antico d’Inghilterra. Durante la prima guerra mondiale, Triumph Motorcycles fornì all’esercito britannico e alle forze alleate biciclette, oltre a motociclette per i compiti di trasporto, ricognizione e spedizione. All’inizio degli anni ’20, Triumph trasferì le sue attività a Coventry, dove cominciò a realizzare una serie di modelli popolari, come la Speed Twin.

La casa inglese ha continuato a innovare, introducendo la leggendaria Thunderbird nel 1949, che presentava un iconico motore bicilindrico parallelo. Dalla Bonneville alla Tiger, le motociclette Triumph avevano un fedele seguito in tutti gli Stati Uniti. Le moto britanniche furono molto apprezzate anche alle nostre latitudini.

Gli Stati Uniti divennero rapidamente il mercato principale di Triumph grazie anche a pellicole cinematografiche di successo con attori dal calibro di Marlon Brando. Con un seguito di decine di miglia di adepti, grazie alla storicità del marchio e al suo legame con il mondo delle corse, il brand crebbe a dismisura. Nel 1951 Triumph entrò nella storia quando Ken Tyrell stabilì il primo record ufficiale di velocità per motociclette di serie di 125,3 mph, ovvero quasi 200 km/h. Triumph si è tolta soddisfazioni anche nel Motorsport, gareggiando in eventi come il TT dell’Isola di Man e il Rally Dakar.

Il successo della Triumph

Il volto iconico dell’attore e rider Steve McQueen è stato legato al marchio perchè possedeva molte delle moto classiche come la Speed Twin del 1938 o la Bonneville Desert Sled del 1963, ciò ha favorito di sicuro le vendite oltre che dare una ulteriore conferma al prestigioso marchio inglese. Negli anni ’70 il brand iniziò ad affrontare la concorrenza dell’industria motociclistica giapponese, ciò ha portato a un graduale crisi.

Honda, Kawasaki e Yamaha vennero considerate più economiche ed affidabili. Nel nuovo millennio il brand è tornato ai fasti del passato, quando l’azienda è stata acquistata dall’uomo d’affari britannico John Bloor. Quest’ultimo ha investito molto nell’azienda, introducendo nuove tecnologie e un design all’avanguardia, che hanno permesso alla casa inglese di tornare, ancora una volta, ad essere un importante produttore di motociclette.

Triumph Motorcycles è rimasto uno dei marchi motociclistici più famosi al mondo. L’azienda continua a produrre motociclette innovative e potenti, facendo affidamento su una vasta gamma di modelli, tra cui Bonneville, Thruxton, Street Twin. Oggi, Triumph comprende un listino di moto che vanno dalle cruiser entry-level alle Superbike ad alte prestazioni. Date una occhiata anche al Project Triumph TE-1 nel video in alto.

L’azienda ha anche creato design innovativi con la linea di motociclette “Tiger”. Queste moto presentavano un esclusivo design dual-sport che combinava le prestazioni di una moto sportiva con la robustezza da fuoristrada. L’alta qualità dei motori prodotti negli stabilimenti di Chonbouri, in Thailandia, e in parte a a Hinckley hanno fatto sì che il mito trovasse conferme nei giovani appassionati di due ruote.

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