MotoGP, Martin come Valentino Rossi: è ad un passo dall’eguagliare il Dottore

Jorge Martin si è portato a soli tre punti dal campione in carica Pecco Bagnaia. La prossima tappa potrebbe essere l’occasione giusta per il sorpasso.

La tappa di Motegi si è conclusa in anticipo rispetto al numero di giri prefissati, ma alla fine è stato ancora lo spagnolo del team Pramac a comandare. Jorge martin ha strappato il massimo dei punti anche In Giappone, mettendo in cascina l’ennesima vittoria che lo ha catapultato a -3 dal leader Bagnaia. È sempre più vicino a coronare il sogno di diventare un campione del mondo della classe regina.

MotoGP, Martin come Valentino Rossi
Jorge Martin – Valentino Rossi (Ansa) tuttomotoriweb.it

Il centauro di Madrid è stato autore di una rimonta epocale, aiutata dal crash del numero 1 della Ducati con Brand Binder, in Spagna. Da allora il torinese non è più stato lo stesso, pensando principalmente a evitare cadute ma ha tirato troppo presto i remi in barca, commettendo un grave errore in India. Martin potrebbe fare la storia per la casa di Borgo Panigale. Prima di tutto sarebbe la prima volta che in Ducati festeggerebbero il titolo per due anni di fila con due piloti diversi.

Il madrileno potrebbe essere uno dei pochi piloti capace di trionfare con un team satellite e non con quello factory nella storia della classe regina. Occorre risalire al 2001 per un simile tentativo, terminato con il trionfo in classe 500 di Valentino Rossi.

Il centauro di Tavullia, in sella alla Honda del team Nastro Azzurro, succursale della Repsol Honda, ebbe la meglio. La squadra con lo sponsor della birra italiana del Dottore riuscì ad avere la meglio su quella Repsol che disponeva di Ukawa e Crivillé.

Vale subentrò poi al centauro spagnolo che lasciò la top class al termine di quella stagione. Prima dell’impresa del 9 volte iridato italiano erano avvenuti due episodi simili negli anni ‘80 con protagonista la Suzuki.

Bel 1981 Marco Lucchinelli trionfò con la Suzuki Gallina e con lo stesso team satellite replicò Franco Uncini nel 1982. Stesso copione avviene nel 1978 con Kenny Roberts, all’esordio assoluto nella classe regina. L’americano sconfisse Berry Sheene sulla Suzuki ufficiale, grazie all’appoggio dell’Indipendent Team Yamaha.

Il sogno di Jorge Martin

In era MotoGP un risultato simile lo ha sfiorato Franco Morbidelli nel 2020, terminando alle spalle di Joan Mir. In casa Honda ci provarono, nel 2003 nel 2004, con Sete Gibernau e, in seguito, con Marco Melandri nel 2005, mettendo in difficoltà almeno su alcuni tracciati, nella prima parte di stagione, il campione indiscusso con il numero 46.

Il sogno di Jorge Martin
Classe 500 Valentino Rossi (Ansa) tuttomotoriweb.it

Martinator potrebbe salire sul tetto del mondo, riuscendo a frenare la cavalcata di Bagnaia. Il numero 1 sembrava destinato a vincere senza patemi il suo secondo mondiale di fila. Il torinese ha il pieno appoggio della squadra ufficiale ma in Pramac lo spag Il prossimo alla combriccola si aggiungerà anche Marc Marquez. nolo gode di un trattamento simile con una moto aggiornata.

Le prossime tappe diranno molto sullo stato di forma del campione in carica della casa di Borgo Panigale, mentre lo spagnolo sembra vivere il momento più brillante della sua breve carriera nella classe regina. La sfida è aperta in modo equilibrato. Entrambi dovranno portare in alto la bandiera della casa costruttrice emiliana.

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