MotoGP, Morbidelli ridicolizza la Yamaha: la frase che ha elettrizzato Ducati

Franco Morbidelli entrerà nella famiglia Ducati nel 2024. Ha firmato un annuale con il team Pramac e non sembra affatto pentito di aver lasciato la Yamaha.

La casa di Iwata ha una freccia in meno nel suo arco. Nella prossima annata non potrà contare più su Morbidelli. Le strade si sono divise dopo una storia d’amore fatta di alti e bassi. Le migliori cose il Morbido le ha fatte vedere nel team satellite Petronas. Un controsenso, ma nel 2020 sfruttò alla grande l’infortunio di Marc Marquez per lottare per la corona iridata con Joan Mir.

MotoGP, Morbidelli ridicolizza la Yamaha
La bordata di Morbidelli alla Yamaha (Ansa) tuttomotoriweb.it

Alla fine la spuntò lo spagnolo della Suzuki, oggi teammate del Cabroncito in Honda, pur vincendo un solo Gran Premio. Il romano con mamma brasiliana del team Petronas ottenne tre trionfi, ma complice qualche passaggio a vuoto arrivò al secondo posto. Il primissimo prodotto della casa di Iwata ebbe la possibilità di balzare nel team factory con il licenziamento di Maverick Vinales.

Al fianco di Fabio Quartararo il centauro non si è fatto valere. Complice un infortunio alla ginocchio ha avuto bisogno di un lungo periodo di cure riabilitative. Quando è tornato al 100% sul piano fisico, è venuta a mancare una moto all’altezza. Sia Quartararo che Morbidelli si sono ritrovati in una crisi senza precedenti per la casa di Iwata. Starà a Rins riportare in alto la bandiera. Yamaha e Honda si stanno contendendo il triste riconoscimento di fanalino di coda della classifica costruttori.

Il campione del mondo 2017 della Moto2, nel 2023, ha ottenuto 68 punti, soli 17 in meno del teammate campione del mondo 2021. Le performance della M1 sono crollate. La moto è risultata molto nervosa e scorbutica anche su piste dove aveva sempre ben figurato. Nonostante gli appelli dei centauri non è stato fatto granché per porre rimedio al gap con la Ducati.

La bordata di Morbidelli alla Yamaha

Quando si è presentata la possibilità di firmare un contratto annuale con la Ducati il centauro romano non ci ha pensato su due volte. L’unico modo per arrivare a rilottare per il Mondiale è quello di montare sul Desmosedici. Anche Pecco Bagnaia è transitato un biennio in Pramac prima di affermarsi, definitivamente, nel team factory.

Morbidelli al box Yamaha
Yamaha M1 Morbidelli (Ansa) tuttomotoriweb.it

Dopo due anni sotto tono dove, al massimo, è arrivato un quarto posto in Argentina, è una occasione sensazionale per Franco, forse l’ultima grande chance della sua carriera in MotoGP. In una intervista riportata da Motosan Morbidelli ha spiegato tutti i retroscena che lo hanno spinto a firmare con Ducati e ripudiare una esperienza in SBK con la Yamaha.

Yamaha mi ha proposto la Superbike, ma non ci avevo nemmeno pensato – ha dichiarato uno sprezzante Franco Morbidelli – Spero di fare bene in Pramac, lo spero davvero e mi auguro sia un team molto diverso dalla Yamaha. So che la dinamica all’interno della mia prossima squadra cambierà. E’ molto più grande e ha una struttura in cui la punta della piramide è talmente lontana da risultare quasi invisibile. Alcune delle altre squadre sono differenti, ma non è questo ciò che è mancato in questi anni“. Parole dure di un uomo che non vede l’ora di essere una Ducati Desmosedici GP24.

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