Max Verstappen ha interrotto la sua striscia di vittorie consecutive. Si è fermato a 10, lasciando strada al trionfo di Sainz. Dopo la corsa è arrivata una banalizzazione inaspettata.
Dopo aver, sostanzialmente, dominato la stagione da marzo ad oggi l’olandese avrebbe potuto accogliere con un pizzico di sportività in più il verdetto della pista di Singapore. La Red Bull Racing, per una volta, non ha monopolizzato la prima fila o dato distacchi significativi alla concorrenza. Max ha iniziato a prenderci gusto a firmare nuovi primati, ma si è trovato in una situazione inaspettata.
Max Verstappen e il suo teammate Sergio Perez hanno chiuso fuori dalla Top 10 in qualifica. Per la Red Bull Racing un disastro di tale portata non avveniva dal 2018. Senza problemi tecnici particolari il figlio d’arte di Jos si è ritrovato alle spalle del rookie dell’AlphaTauri Liam Lawson, dimostrando che persino in campioni, senza l’auto giusta, possono fare ben poco.
La RB19 ha iniziato a scivolare fuori dal controllo del bicampione. Senza il feeling abituale Max è stato costretto a continue correzioni sul volante, dovendosi sudare una quinta posizione nel GP. Ferrari, McLaren e Mercedes hanno fatto una gara a parte. Gli strateghi della Red Bull Racing hanno azzardato una strategia che ha reso solo nel caso del bicampione.
Perez, infatti, ha chiuso ottavo. Max ha approfittato di qualche problema tecnico (vedasi Ocon) o errore (paradossale quello di Russell) per issarsi alle spalle di Leclerc, come potete osservare nella foto in basso. Sta di fatto che la Ferrari ha compiuto una impresa, grazie ad una strategia con Sainz perfetta. Lo spagnolo, senza sbavatura, ha portato la macchina al traguardo, approfittando dell’aiuto dell’ex teammate McLaren Lando Norris.
La staffilata di Max Verstappen
L’olandese non è nuovo a certe uscite sulla Scuderia modenese. La più nota avvenne nel 2019 dopo lo scandalo dei motori della SF90. A Singapore entrambi i driver della casa di Milton Keynes hanno fatto fatica a stare in strada e questa cosa non è andata a genio al fenomeno di Hasselt. La Red Bull Racing ha perso la possibilità di vincere tutte le gare del calendario.
Max Verstappen avrebbe anche potuto ripetere la stagione perfetta di Michael Schumacher nel 2002 quando completò tutte le gare sul podio. E’ stato autore di una rimonta dall’undicesima casella della griglia sino alla quinta, ma ha fatto sorgere più di un dubbio sulla coincidenza dell’introduzione della direttiva sulla flessibilità delle ali.
Dopo il trionfo del suo ex compagno in Toro Rosso, Max non ha mostrato alcuna debolezza né preoccupazione. “Una (vittoria, ndr) se la possono prendere, va tutto bene. In pista ho dato tutto, poi c’è stata anche un po’ di sfortuna che non mi ha agevolato. E’ stato un weekend davvero complicato, quindi i punti che abbiamo conquistato vanno bene”, ha sancito il numero 1, come riportato su Tuttosport.
Max ha reso del tutto banale la vittoria del figlio d’arte del Matador, come fosse sicuro di tornare subito competitivo nella prossima tappa di Suzuka. Potrebbe chiudere i giochi nel successivo GP del Qatar. La Red Bull Racing, invece, potrebbe festeggiare il sesto mondiale costruttore della sua storia.