Le auto ad effetto suolo di F1 sono un concentrato di tecnologia estrema e possono esprimere prestazioni da brividi. Ecco quanto costano questi gioielli.
Le nuove monoposto sono state introdotte nel 2022 per mettere in mostra, in teoria, le skill dei 20 protagonisti della griglia. Con una aerodinamica semplificata le vetture avrebbero dovuto essere più inclini a sorpassi e a rimanere in scia. Vi sarebbero dovuti essere più colpi di scena, ma tutti i proclami della vigilia non sono stati rispettati.
Le vetture, seppur con meno turbolenze, sono rimaste dipendenti dal DRS. In questo articolo vi spieghiamo in cosa consiste il funzionamento dell’ala posteriore mobile. L’obiettivo del nuovo regolamento era quello di portare meno aria sporca sulla vettura che insegue in scia. Purtroppo senza l’ausilio del DRS i piloti continuano a far fatica a sopravanzarsi. L’unica squadra ad aver indovinato il progetto tecnico è stata la Red Bull Racing.
La squadra austriaca ha dominato negli ultimi 2 anni, grazie alle super performance di Max Verstappen. Per gli avversari sono rimaste solo le briciole. A fare la differenza è il fondo della RB che, a differenza di tutte le altre monoposto, riesce a schiacciare la vettura al suolo come un caccia terra – terra. L’auto austriaca risulta agilissima nei tratti i misti e velocissima sul dritto, ottenendo con DRS aperto velocità di punta impareggiabili.
Il problema è che anche i campioni come Verstappen, oramai, aspettano la zona DRS per effettuare il sorpasso decisivo. Le appendici aerodinamiche e la struttura degli alettoni creava in precedenza molti più problemi anche in caso di incidenti. La Ferrari non si è dimostrata all’altezza, ritrovandosi spesso in posizioni di rincalzo. Alle spalle della RB la squadra modenese rimane, comunque, la squadra che ha vinto più GP in questa nuova era.
Il prezzo di una monoposto F1
Vi abbiamo spiegato le principali differenze con le monoposto della precedente era. Sotto il cofano, però, le auto montano la stessa tipologia di Power Unit. I motori delle moderne Formula 1 sono ibridi, ovvero hanno un elemento a combustione (90° V6 1600cc) che usa l’energia chimica immagazzinata nel serbatoio, e una parte elettrica, detta ERS (Energy Recovery System).
Si tratta delle più complesse monoposto di sempre perché devono anche essere affidabilissime. Anche il componente più piccolo deve combinare leggerezza e robustezza. Ogni singolo elemento costa una cifra esorbitante. A tale scopo è stato introdotto un budget cap per le spese. In ogni caso la stagione è risultata più sbilanciata che mai a favore della RB.
Una monoposto F1 è caratterizzata da circa 14.500 componenti. Solo le PU sfiorano i 5 milioni di dollari. Il secondo elemento più caro è il telaio dal valora di 1 milione. Si tratta di una monoscocca in materiali compositi e fibra di carbonio. La trasmissione presenta un prezzo tra il mezzo milione e il milione di dollari.
L’ala anteriore e quella posteriore, incluso il dispositivo DRS, valgono rispettivamente tra i 150.000 e i 200.000 dollari. Per non parlare del volante. Per tutti i prezzi dei principali componenti vi rimandiamo al video in alto del nostro canale YouTube. E la cifra totale di una F1 a quanto arriva? Sfiora gli 8 milioni di dollari.