Spostarsi in bicicletta potrebbe non essere così sicuro? C’è chi invita a evitarlo e a utilizzare altri mezzi se non si vogliono correre rischi.
La passione per le bici unisce tanti italiani, non certamente chi decide di salire in sella per fini agonistici. Sono diverse infatti le persone che ne approfittano appena hanno un po’ di tempo libero e le sfruttano in sostituzione dell’auto, a volte anche se si tratta di dover fare diversi chilometri. Queste, infatti, sono ritenute il mezzo adatto anche per chi desidera mantenersi in forma grazie agli sforzi che si devono fare nelle pedalate, oltre che per respirare l’aria intorno a noi.
Nell’ultimo periodo, però, è cresciuto il fronte di chi le ritiene pericolose, non tanto per un’idea personale, quanto sulla base degli ultimi dati di cronaca. Non a caso, è in crescita il numero di incidenti mortali, soprattutto nelle grandi città.
Le bici sono davvero pericolose?
Non sono pochi gli automobilisti che non amano trovare sul proprio percorso una o più bici, soprattutto perché temono che chi si trova in sella possa avere un movimento avventato, magari all’ultimo minuto, e causare un incidente. Frenare all’ultimo minuto può non essere semplice, anche da parte di chi è al volante e ha riflessi ultra pronti.
Ovviamente non si può fare niente, e ci mancherebbe altro, per impedire che i ciclisti o aspiranti tali utilizzino la loro due ruote, ma c’è chi pensa sia importante sensibilizzare tutti sui rischi che si possono correre. Come spesso capita, sono i numeri a dare un’idea del problema: nel solo 2023 a Milano sono già cinque le persone che hanno perso la vita dopo essere state investite da mezzi pesanti.
Non si può che riflettere di fronte a questo fenomeno, che fa capire come si sia ancora lontani dall’obiettivo dei decessi zero per quelli che vengono definiti gli utenti più vulnerabili della strada. Tantissimi si sono scagliati contro il sindaco Sala, “reo” di avere riempito la città di piste ciclabili, alcune delle quali posizionate però in punti tutt’altro che sicuri.
Il primo cittadino, dal canto suo, ha chiesto un aiuto al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, intenzionato a trovare una soluzione che possa tutelare tutti, pur senza rinunciare alla sicurezza.
È necessario cambiare le proprie abitudini
Salvini già recentemente aveva riferito di volersi fare portavoce del pensiero dei ciclisti, puntando a inserire alcune norme specifiche nel nuovo Codice della Strada. Un pensiero importante, che trova concorde anche il primo cittadino milanese, ma cosa si può fare da qui ad allora? L’idea di mettere a rischio la propria vita anche solo per un giro un bici non può certamente tranquillizzare chi le ama.
A intervenire sulla questione ci ha pensato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo Truppo, protagonista di un duro intervento in Consiglio Comunale.
“Le ciclabili non sono in sicurezza e intersecano carreggiate affollate e in tilt a causa dei restringimenti delle strade volute dalla sinistra – ha detto -. Le ciclabili a Milano sono fatte male, proprio per questo la viabilità è nel caos più totale. I disegni sulla strada sono stati fatti a terra senza protezioni che creano una falsa idea di sicurezza che si ripercuote su strade senza regole”.
Rendere più consapevoli tutti non può che essere fondamentale, proprio per questo il politico ha voluto lanciare un appello duro, ma a suo dire necessario: “Non usate la bici a Milano. È pericoloso. Nessuno sensibilizza i ciclisti dei pericoli e delle regole da rispettare perché sappiamo che le multe vengono fatte solo agli automobilisti. Se ci tenete a voi e ai vostri cari invitate a non usare le bici e monopattini a Milano almeno finché la viabilità non riacquisterà un ordine” – ha concluso.