Imparare a guidare richiede una applicazione di alcune basilari regole. Per molti l’uso della frizione è naturale, mentre per altri risulta complicato capire l’esatto funzionamento.
A 18 anni c’è la smania di imparare a guidare per conseguire la patente. Oggi le vetture automatiche vanno per la maggiore, ma è sempre importante conoscere il funzionamento delle auto con i cari vecchi tre pedali. Nei veicoli dotati di cambio manuale la frizione rappresenta un elemento indispensabile per variare i rapporti del cambio, senza interferire con il movimento rotatorio del motore.
Ogni frizione è dotata di tre elementi principali che sono il disco frizione che, nella corona esterna è costituito da materiale di attrito, molle parastrappi, create per smorzare le vibrazioni, mentre nel foro centrale c’è un mozzo scanalato che si allinea, perfettamente, con l’albero del cambio. Altro componente essenziale è lo spingidisco, costituito da lamelle congiunte ad un disco in acciaio, che permettono la pressione contro il volano del motore.
Infine, il cuscinetto reggispinta consente di agire sul meccanismo in rotazione in modo idraulico o meccanico. Il movimento viene effettuato attraverso la pressione del piede sul pedale della frizione. Quest’ultima, attraverso il disinnesto, consente di indietreggiare lo spingidisco. Nel momento in cui l’operazione avviene è possibile cambiare la marcia.
Ecco quando spingere il pedale della frizione
Nel momento in cui il pedale viene alzato il movimento consente il corretto funzionamento con lo spingidisco che va in direzione del volano del motore. L’operazione avviene sino a quando la velocità di rotazione non sarà la medesima che permetterà l’adesione graduale al volano. A quel punto il disco di frizione si innesterà sul mozzo scalato e permetterà il trasferimento del moto all’albero del cambio.
La frizione è azionata attraverso l’estremo pedale di sinistra in diversi frangenti. Prima di tutto per cambiare le marce e, naturalmente, nelle fasi di avviamento e spegnimento della vettura, oltre che per il controllo a bassa velocità. Si tratta di un componente, comunque, molto delicato e, a seconda del proprio stile di guida, può essere più o meno soggetto ad usura.
Nelle strade cittadine, caratterizzate da traffico incessante, e dai continui cambi di marce, la frizione può deteriorarsi dopo già 70mila km. In autostrada, invece, si mantiene sempre una marcia alta, allungando la vita del sistema.