Le mancate notizie su Schumacher non hanno più lasciato i fan sereni. Dopo l’uscita dal coma la famiglia si è chiusa in un silenzio tombale. Ora un amico ha spifferato un dettaglio agghiacciante.
Fa ancora male il pensiero di un campione che, per una vita intera ha corso ad oltre 300 km/h, sia fermo in un letto per una banale caduta sugli sci. Il destino è stato spietato con il Kaiser. I tifosi della Ferrari, dopo l’ultima esperienza in Mercedes in F1, speravano di rivederlo ancora nel Paddock, magari nelle vesti manageriali.
Tutto, però, si è cristallizzato in quella dannata giornata sugli sci del 29 dicembre del 2013. Tra poco saranno 10 anni e nessuno avrebbe immaginato di dover festeggiare un macabro anniversario. Il Kaiser era in compagnia di tutta la sua famiglia, subito dopo i festeggiamenti di Natale. Un brevissimo tratto fuoripista è costato carissimo a Michael.
Il tedesco era un provetto sciatore ma andò a sbattere, violentemente, il cranio contro una roccia nascosta nella neve. Sulla testa, Michael aveva una telecamerina per filmare le sue imprese sugli sci, che aggravò non poco la situazione, causando gravi danni al cervello del pilota e sfondando il casco. Si trattò, infatti, di una indagine che poi si concluse con pochissime certezze.
Inizialmente non circolarono notizie drammatiche, ma in seguito emersero dei dettagli che lasciarono intendere la gravità della caduta. Nelle ore successive al trauma, il 7 volte iridato fu sottoposto ad un’operazione neurochirurgica per cercare di ridurre il trauma cranico e l’emorragia cerebrale, finendo in coma. Dopo mesi nel letto dell’ospedale di Grenoble, il 16 giugno del 2014, la sua addetta stampa Sabine Kehm spiegò che il campione era uscito dal coma.
La confessione di un giornalista amico di Schumacher
I fan tirarono un sospiro di sollievo, pensando ad una lenta ripresa dell’ex driver di Benetton, Ferrari e Mercedes. Le cose, invece, presero una piega spiacevole. Il Kaiser fu traferito in una clinica privata di Losanna, in Svizzera, a pochi chilometri dalla sua lussuosissima abitazione di Gland. Continuò poi il percorso di rinascita nella sua casa, ma né il figlio Mick né la moglie Corinna si sono più sbilanciati sulla questione.
Le uniche parole sono giunte da Jean Todt che, regolarmente, è andato a trovare il campione. Purtroppo le sue condizioni non sono migliorate, dopo tutti questi anni, come ha ammesso anche un amico. Il giornalista di Michael, Roger Benoit, alla domanda sulle condizioni del Kaiser ha affermato: “La risposta a questa domanda è una sola ed è stato il figlio Mick a darla nel 2022 in una delle sue rare interviste: ‘Darei qualsiasi cosa per parlare con papà’. Questa frase dice tutto sullo stato in cui si trova suo padre da più di 3.500 giorni. Questo è un caso senza speranza“.
Parole durissime che lasciano intendere quanto sia grave la condizione di Michael. Questa frase, pronunciate nel corso di una lunga intervista, lascia l’amaro in bocca. Il giornalista ha aggiunto che il sette volte iridato gli deve ancora una cena. Purtroppo il destino ha segnato il corso della sua vita e solo un miracolo potrebbe riportarlo alla condizione di un tempo.