Quanti litri contiene un serbatoio di Formula 1? Il dato che lascia tutti senza parole

Le vetture di Formula 1 hanno un serbatoio molto ampio, ed oggi vi parleremo di quanti libri di benzina può avere.

Il mondiale di Formula 1 è la massima espressione dell’ingegneria adattata al motorsport, con le auto che sono dei veri e propri caccia ad ali rovesciate. Esse sono dotate di tecnologie incredibili, ma si devono seguire dei regolamenti molto rigidi per essere a norma ed evitare problemi e squalifiche.

Quanti litri ci vanno in un serbatoio di F1
F1 (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Oggi vi parleremo di un aspetto molto interessante riguardo alla Formula 1 attuale, ovvero ai loro serbatoio ed ai litri di benzina che essi possono ospitare. Nell’ultimo decennio, rispetto al passato, c’è stato un grande cambiamento, anche se lo spettacolo ne ha risentito e non poco. Ecco i motivi.

Formula 1, ecco quanti litri contiene il serbatoio

Le monoposto di Formula 1 sono estremamente lunghe, ed uno dei motivi, oltre che per il fatto di dover ospitare le complesse power unit, sta nelle dimensioni del serbatoio. Esso è infatti in grado di ospitare ben 135 litri di carburante, pari a circa 100 kg, visto che nel Circus si misura in chilogrammi più che in litri.

Red Bull e carburante
Red Bull con Verstappen ai box (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

135 litri sono un numero molto elevato, al quale si è giunti già a partire dal 2010, quando vennero eliminati i rifornimenti in gara. Tutto ciò ha cambiato molto la Formula 1, portando, prima di tutto, le vetture ad essere profondamente modificate. Infatti, sino al 2009, i serbatoi potevano ospitare sino ad un massimo dai 60 kg di benzina, dato che è stato nettamente aumentato da quando vennero rimossi i rabbocchi in gara.

Le power unit di oggi sono molto efficienti e consentono di consumare meno durante le gare, ricordandovi la presenza di una regola molto importante. Infatti, i piloti non possono consumare tutti i 100 kg di benzina nel corso di una gara, ma un minimo quantitativo va sempre mantenuto. La FIA, infatti, effettua delle verifiche post-gara nel quale deve essere esaminato un minimo di carburante, e se non lo si riesce a portare a casa, si rischia una vera e propria squalifica, come già è accaduto varie volte.

L’ultima vittima di questa regola è stato Sebastian Vettel nel 2021, al Gran Premio di Ungheria, quando gli uomini di casa Aston Martin fecero male i calcoli, e gli fu così tolto il grande secondo posto che aveva conquistato in gara. Nel 2012, in qualifica, fu ancora il tedesco ad essere squalificato, ad Abu Dhabi, e poche gare prima toccò a Lewis Hamilton in Spagna.

Dunque, le squadre devono essere molto precise quando si fanno questi calcoli, altrimenti i rischi di incappare in pesanti sanzioni o squalifiche è molto elevato. Il discorso dell’eliminazione dei rifornimenti è stato comunque molto negativo, perché ha tolto una variabile non da poco.

Le strategie, al giorno d’oggi, sono legate solamente al cambio gomme ed alla gestione del carburante, che spesso porta i piloti a non poter spingere al massimo nel corso delle gare. Difficilmente, con la grande attenzione che c’è ad oggi per la sicurezza, si potrà tornare ai rabbocchi in futuro.

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