Carlos Sainz è tornato, nuovamente, a discutere delle scelte decise dalla Scuderia modenese. Sotto accusa ancora una strategia a favore di Leclerc.
La Ferrari, inizialmente, avrebbe dovuto lottare per la pole position a Budapest, su una pista in teoria favorevole per la SF23, ma i risultati sono stati impietosi. L’obiettivo era giocarsela con i migliori, parafrasando le parole del team principal Frederic Vasseur. Quest’ultimo è, pochi mesi dopo aver succeduto a Binotto, entrato in un tunnel di negatività.
C’è una incoerenza anche nelle dichiarazioni dei protagonisti. Sainz per l’ennesima volta ha attaccato le strategie della Rossa, a sua detto, pensate per favorire il compagno di squadra. La bomba è nata a Montreal con la scelta di congelare le posizioni a vantaggio del prodotto dell’Academy. Lo stesso è accaduto anche in Austria ma le strategie hanno favorito, giustamente, il teammate. Sainz voleva un team order per acciuffare Verstappen, ma si trattava di mera utopia.
A Silverstone i contrasti sono iniziati già nelle qualifiche con la rottura del gentlemen agreement tra i ferraristi. In quel caso, via radio, a lamentarsi fu il monegasco. Quanto mai grottesco quanto avvenuto nelle ultime tappe con Sainz, estremamente, contrariato per le scelte del muretto. In Ungheria lo spagnolo ha cominciato alla grande con uno stacco di frizione eccezionale, sulle mescole rosse, dimenticando l’esclusione in qualifica in Q2. Dalla undicesima alla sesta piazza in poche curve al primo giro ha riacceso la sfida con Leclerc.
Il monegasco sebbene fosse su una mescola diversa rispetto allo spagnolo è riuscito a tenersi la quinta posizione. I piloti si sono poi fermati per il primo pit stop e Leclerc ha avuto un problema nel montaggio della mescola posteriore sinistra con la pistola. A quel punto è uscito alle spalle del compagno di squadra. Ma nel secondo pit stop è avvenuto un clamoroso lungo di Leclerc che lo ha portato a superare i limiti di velocità con penalità di 5 secondi annessa.
L’amara analisi di Carlos Sainz
L’undercut deciso dagli strateghi della Ferrari ha fatto arrabbiare lo spagnolo che si è lamentato, ancora una volta, con i media dopo la gara. Leclerc è arrivato al settimo posto davanti a Sainz, ma è paradossale che per certe posizioni vi siano anche dei contrasti interni ad un team che dovrebbe pensare solo ad una rinascita.
Sainz e Leclerc hanno il contratto in scadenza al termine della prossima annata. Il figlio d’arte del Matador vorrà anche strappare un risultato finale positivo per avere più forza contrattuale. “Non c’è molto da dire, Charles ha avuto un pit stop lento e al muretto hanno cambiato posizione per compensare: un peccato, ma quello di cui dobbiamo preoccuparci è il gap che la Mercedes ci sta dando“, ha tuonato Sainz, come riportato su MARCA.
“Una volta che ho montato la mescola dura e sono partito per lo stint più lungo, però, il nostro gran premio è stato compromesso. Purtroppo come spesso avviene, con gli stint più lunghi di 20 giri finiamo per soffrire il degrado“, ha chiosato lo spagnolo.