Che origini ha la Jeep? Il marchio è nato con uno scopo clamoroso

E’ uno dei produttori più noti al mondo e ha, nel complesso, cambiato un intero segmento. Ecco le ragioni del successo della Jeep.

La Jeep è famosa in tutto il mondo per modelli come la CJ e la Wagoneer, la Wrangler, la Cherokee e tanti altri masterpiece. Il brand, subito dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, ebbe una importanza clamorosa nel conflitto bellico. L’esercito americano aveva bisogno di una vetture resistente e a trazione integrale per affrontare qualsiasi superfice.

Che origini ha la Jeep?
Jeep, una storia inimitabile (Adobe) tuttomotoriweb.it

Il primo mezzo fu creato nel 1940, con il prototipo lanciato dalla Bantam Car Company. Il modello fece da apripista alle vetture lanciate dalla Willys e dalla Ford. Fu, infatti, indetto un bando per consegnare una grossa quantità di mezzi ai soldati. La Ford ebbe la possibilità di produrre una versione identica su licenza, la GPW. Il nome Jeep deriva dall’acronimo del nome militare General Purpose Vehicle (veicolo per uso generale), che nella pronuncia americana risulta Jeep.

La registrazione del brand avvenne per mezzo della Willys-Overland nel febbraio del 1943. La casa iniziò a promuovere la vettura agli americano, dando l’immagine di forza e robustezza. Il modello in questione, infatti, era visto come un oggetto di culto, avendo contribuito a far vincere la guerra. Inizialmente la Federal Trade Commission si oppose all’uso del nome Willys a livello pubblicitario. A quel punto i vertici furono costretti a cambiare il nome in Willys-Overland CJ.

CJ è l’acronimo di Civilian Jeep, ossia Jeep Civile. A quel punto i diritti furono concessi anche per quanto concerne la calandra con 7 barre verticali. In seguito vi furono tantissimi cambi di proprietà. Passò prima nelle mani della Kaiser, diventando Kaiser-Jeep nel 1963. La Kaiser-Jeep poi fu venduta alla American Motors Corporation nel 1970.

Jeep, una storia inimitabile

Le cessioni del marchio sono state numerose. Nel 1979 la Renault decise di investire sulla AMC, puntando su un mastodontico fuoristrada. A quei tempi in Europa c’era ancora un tabù per le auto a ruote alte di grossa cilindrata. Venivano ancora viste come vetture da lavoro. Le Jeep propose nel 1983 la Cherokee, riscuotendo un successo clamoroso. La vettura, già all’epoca, presentava delle soluzioni che potremmo definire da SUV. I motori erano di origine AMC, oltre ad un diesel 2,1 l Renault.

Jeep, com'è nata
Jeep del 1941 (AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

Le Cherokee, non a caso, in Europa erano vendute nelle concessionarie Renault. In Cina fu lanciata una variante allungata chiamata Cherokee XJ per il mercato locale e in America fu proposto anche il primo pick-up. Nel 1987 arrivò la svolta definitiva. Il Gruppo Chrysler acquistò la AMC, mettendo le mani sulla Jeep.

Con il passaggio alla DaimlerChrysler il brand divenne ancor più focalizzato sui SUV. In epoca recente tutti ricordano l’ingresso in FIAT nel Gruppo FCA, oggi facente parte di Stellantis. Le vendite in tutto il mondo del brand Jeep sono cresciute da poco meno di 500mila unità vendute nel 2008 a oltre 1,6 milioni di unità vendute, globalmente, nel 2016.

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