Durissimo attacco della stampa spagnola a quella italiana: cresce il clima di tensione in Ferrari

La Ferrari, proprio in un momento felice della sua stagione, deve fare i conti con il nazionalismo protettivo della stampa spagnola su Sainz.

Siamo alle solite: sono bastati pochi giri veloci, nella prima fase del Gran Premio d’Austria, per scatenare le polemiche su un noto quotidiano spagnolo tra Leclerc e Sainz. La stampa spagnola non è nuova a fomentare delle polemiche sul trattamento del figlio d’arte del Matador nella squadra modenese. Il sospetto, sempre latente, che il nuovo team principal, Frederic Vasseur, possa favorire il suo ex pilota all’Alfa Sauber, Charles Leclerc, sta facendo perdere di obiettività anche numerosi addetti ai lavori di altre realtà.

Clima di tensione in Ferrari
Sainz alle spalle di Leclerc (Ansa) tuttomotoriweb.it

Come accaduto anche nel 2021, se Sainz è davanti in classifica a Leclerc, lo deve per lo più per incredibili sfortune ed avarie tecniche che hanno colto il monegasco. In modo lampante, nel 2022, è emersa una chiara differenza tra i due piloti a parità di nuovo progetto. Per tanto tempo, alle nostre latitudini, si è criticato Mattia Binotto per non aver preso decisioni chiare tra i due driver, mentre oggi sta accadendo l’opposto.

In Spagna vorrebbero far diventare l’alfiere di punta della Rossa un pilota che, oltre alla regolarità nel midfield nella prima fase di carriera, non ha mai dimostrato di poter avere le qualità per dominare la scena. Quando ha avuto per le mani un’auto competitiva, ad inizio 2022, non è stato in grado di lottare per la vittoria.

A Silverstone, unico successo del madrileno, gli è stato steso un tappeto rosso dal muretto box della Ferrari, capitanato dal connazionale Inaki Rueda. Senza il suicidio strategico che lasciò fuori il monegasco nelle ultime fasi della gara, lo spagnolo non avrebbe mai avuto la chance di vincere un GP.

Per di più da quel trionfo è passato un anno. Gare brevi a parte, Sainz non ha ancora registrato un singolo podio in una gara domenicale. E’ l’unico dei top driver a non essere salito, neanche in una occasione, su un gradino del podio di una gara, pur non avendo problemi tecnici. Ha avuto la grossa chance di battagliare in Australia con il suo connazionale Alonso, ma lo ha colpito in pieno nell’ultima ripartenza, lamentandosi di una penalità sacrosanta.

Ferrari, la difesa di Carlos Sainz

La strategia in Austria, tra i piloti della Ferrari, era stata concordata prima della partenza. Il madrileno, approfittando del DRS, ha ripetutamente chiesto al team di poter passare. Il team order non è arrivato, ma nelle fasi successive del Gran Premio è emerso, chiaramente, la giusta direzione intrapresa dalla Rossa già dal Canada. Leclerc è al centro del progetto di una squadra che ha entrambi i suoi piloti in scadenza nel 2024.

La difesa di Carlos Sainz
Sainz (Ansa) tuttomotoriweb.it

Per quanto sia inutile mettere a confronto due piloti che ancora devono dimostrare tutto in carriera, le analisi vanno fatte sulla base non solo delle classifiche. Tra Leclerc e Sainz vi sono 10 punti a favore dello spagnolo, ma il titolo su MARCA: “In Italia la vedono così, Sainz è stato piĂą veloce in Austria, ‘ma il ‘principe’ Leclerc è un pilota migliore‘” non aiuta una squadra che sta provando a ricostruirsi dopo un periodo complicatissimo.

Sainz si è molto lamentato delle scelte del muretto, ma gli errori commessi per il superamento dei track limit sono stati gravi e personali. Proprio a causa delle somma delle penalità è arrivato al sesto posto.

I pit stop della Ferrari avrebbero potuto garantire qualche perdita inferiore di tempo ad entrambi i piloti, ma c’è più di un motivo se Leclerc, per la prima volta nel 2022, ha comandato un GP ed è arrivato secondo e il teammate ha chiuso, dopo le revisioni, al sesto posto.

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