Attenzione alla nuova truffa: l’incredibile storia ha un finale inatteso

In Italia non si sa più cosa bisogna inventarsi per sbarcare il lunario. C’è anche gente che simula di essere stata investita per ottenere un risarcimento, ma stavolta la storia ha avuto un risvolto imprevisto.

Antonello Venditti cantava in questo “mondo di ladri”, in tempi non sospetti, anticipando un trend che non passa mai di moda. Del resto i truffatori sono sempre dietro l’angolo, specialmente in questi tempi bui moderni. Purtroppo vi abbiamo già raccontato di gesti a dir poco folli. Individui che si lanciano contro auto in corsa, sperando di ottenere dei risarcimenti, a costo di morire.

Nuova truffa tra le strade
Truffa (Adobe) tuttomotoriweb.it

Bisogna essere, veramente, disperati per arrivare a fare dei gesti così estremi. Del resto in un Paese dove, difficilmente, si riesce a trovare un impiego stabile, chi arriva da alcune realtà ancor più in crisi o in guerra, prova a sfruttare ogni situazione, vivendo alla giornata. Le truffe non sono solo “international”, anzi gli italiani sono noti nel mondo anche per aver inventato dei raggiri con comportamenti non proprio retti.

Alcune pratiche truffaldine non sono nemmeno recenti, ma è il numero di casi a preoccupare negli ultimi tempi. Un truffatore ha, letteralmente, simulato di essere stato colpito da un’automobilista per chiedergli subito dopo l’evento fittizio del soldi in contanti. Il metodo, giustamente nell’ottica del malvivente, non può attendere le lungaggini degli inter tradizionali delle assicurazioni, ma deve seguire delle specifiche richieste immediate.

Ennesima truffa in strada

L’inconveniente è avvenuto però con protagonista un carabiniere in congedo che ha compreso l’accaduto e ha denunciato il tutto. Stavolta è andata male al truffatore che ha sbagliato soggetto. Il piano era chiaro e non sarà stata la prima volta. Teatro della vergognosa messinscena il parcheggio del supermercato Iperal di Carate Brianza, in provincia di Monza e Brianza.

Ennesima truffa in strada
Truffa (Adobe) tuttomotoriweb.it

Un carabinieri in congedo con anni di servizio nell’Arma era a volante della sua Toyota Yaris con a bordo anche la moglie. Secondo le ricostruzioni l’uomo stava svoltando per uscire dal parcheggio quando, in modo sorprendente, il truffatore si è lanciato sul cofano della sua Toyota per cadere al suolo. Il carabiniere ha subito compreso l’azione con un secondo fine del 50enne disoccupato di Carate Brianza.

Nonostante simulasse un male fittizio, nel momento in cui ha compreso che l’automobilista era un ex militare l’atteggiamento è cambiato. L’uomo d’Armi ha dovuto prestare soccorso e ha preferito chiamare i soccorsi e una pattuglia dei carabinieri.

Il truffatore, a quel punto, ha affermato di stare bene e iniziato ad inveire contro la coppia, affermando che non c’era bisogno di chiamare il 112, provando a chiudere l’affare per 50 euro.

Il cd. “risarcimento per l’inconveniente” non è avvenuto perché il carabiniere in congedo ha replicato di non avere contanti. Il truffatore si è registrato il numero di telefono della vittima e ha dato loro appuntamento due ore dopo per sistemare la faccenda.

A quel punto, sempre nel parcheggio del supermercato, due carabinieri in borghese sono intervenuti e hanno portato in caserma il malvivente, mettendolo in stato di fermo. Dovrà difendersi in tribunale da una tentativo di truffa, non un reato di poco conto.

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