Mario Isola a TMW: “Nuove mescole? Resta tutto uguale tranne una cosa”

Mario Isola ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tuttomotoriweb raccontando delle novità che ci aspettano per le prossime gare di F1.

La Pirelli dal 2011 è diventata fornitore unico della F1 distinguendosi per l’eccellenza dei prodotti messi a disposizione dei piloti. L’azienda fiore all’occhiello dell’industria italiana negli anni ha saputo reagire ai tanti cambiamenti imposti dalle monoposto tenendo sempre un livello altissimo.

Mario Isola in esclusiva a Tuttomotoriweb
Mario Isola (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

Durante il weekend del Gran Premio di Monaco abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva il Direttore Pirelli Motorsport Mario Isola che ci ha raccontato delle ultime novità in arrivo in F1. In particolare una mescola con una nuova costruzione che arriverà a partire dal GP di Silverstone.

Il miglioramento delle prestazioni delle vetture, quanto vi porta poi a dover intervenire sulle mescole durante l’anno?

Sono migliorate più di quanto i team si aspettassero. Questo è il motivo che ci ha spinti a chiedere l’introduzione di una nuova costruzione a partire da Silverstone. Noi riceviamo delle simulazioni che i team ci danno ipotizzando le prestazioni alla fine dell’anno successivo. Perché noi abbiamo bisogno di capire dove si arriverà. Loro continuano a sviluppare le vetture, ma noi la gomma la congeliamo alla fine dell’anno prima.

Quello che noi abbiamo visto, motivo per il quale abbiamo chiesto alla FIA l’introduzione di un nuovo materiale della costruzione che è molto più resistente a fatica e che già a Melbourne più o meno erano arrivate alla fine dell’anno. Quindi come possiamo reagire? O alziamo la pressione, ma a quel punto si va su valori troppo alti, oppure non possiamo fare altro che modificare il prodotto.

Avendo già cominciato a sviluppare le nuove gomme 2024 dove non utilizzeranno più le termocoperte, abbiamo sviluppato materiali nuovi più resistenti alla fatica e quindi al carico. A quel punto, avendo disponibile quel materiale ci sembrava un po’ stupido non modificare la costruzione, anche perché da quello che abbiamo visto nei test è che questo materiale non modifica le caratteristiche del prodotto.

Il bilanciamento e il feeling che trasmette al pilota sono uguali. Resta tutto uguale tranne questo materiale che verrà utilizzato. Non avremo modifiche sulle prestazioni attuali, ma avremo sicuramente un prodotto più resistente.

Negli ultimi anni abbiamo visto zero gare sotto il bagnato o quasi. Ogni volta che cade la pioggia la F1 ferma la gara. Secondo te con la nuova mescola potremo rivedere gare del genere?

La nuova mescola aumenta il grip, ma non diminuisce gli spray per aria. Il fatto che si sia deciso molte volte di stoppare la gara è avvenuto per una questione di visibilità, è un problema che non verrà sistemato dalle nuove gomme. Hanno lo stesso battistrada, quindi l’acqua che buttano per aria è la stessa.

Qui entra un tema che va un po’ oltre le nostre competenze. L’acqua da qualche parte deve andare, e va per aria. Ci va dalle gomme, ci va dal diffusore. Questo naturalmente crea dei problemi di visibilità. Va discusso e risolto nelle sedi adatte. Con i tecnici dei team e con i tecnici della federazione, per capire se si può fare qualcosa. Noi possiamo modificare il disegno del battistrada, ma poi rischi di avere una gomma incline all’aquaplaning.

Quale ricaduta sta avendo il lavoro che fate nel motorsport sui pneumatici che fate da strada?

C’è tantissimo, a partire dai modelli attuali, sino ad arrivare ai materiali, i processi produttivi, i test indoor ai controlli qualità abbiamo sviluppato tantissima tecnologia. Anche solo banalmente, prima parlavamo del materiale che useremo che è molto più resistente a fatica, lo useremo anche sul prodotto stradale.

Abbiamo disegnato sul pneumatico di F1 un tallone che ti deve garantire un effetto col cerchio per evitare lo slittamento tra cerchio e pneumatico. Chiaramente la coppia che hanno queste vetture (F1) è altissima, quindi lo sforzo è altissimo. Per evitare ogni tipo di slittamento abbiamo fatto degli studi per arrivare ad una geometria ideale.

Questa geometria è utilizzata sul prodotto stradale, perché anche in quel caso se non hai slittamento è meglio. Anche il modello termomeccanico, che è stato sviluppato grazie alla F1 ora è utilizzato in azienda per fare anche pneumatici da strada.

Abbiamo un simulatore dove utilizziamo questo modello termomeccanico, con un modello di lettura che ci viene dato dal costruttore della vettura. Questo ti permette di tagliare i tempi di sviluppo, quindi migliorare anche la sostenibilità dell’intero processo ed è una diretta ricaduta del motorsport sul nostro prodotto.

Cosa ti aspetti dal 2026, dalla possibilità di vedervela con Bridgestone visto che si parla di loro?

In realtà è stato aperto un tender, ma sempre per la mono fornitura. Noi abbiamo partecipato, siamo interessati a continuare dopo il 2024, l’ultimo anno del nostro contratto. Adesso vediamo.

Siete aperti anche alla possibilità di competere eventualmente con un altro fornitore?

In realtà il tender parla di mono fornitura. Sicuramente aumentare il numero di fornitori aumenterebbe i costi. Perché vorrebbe dire aumentare il numero dei test, aumentare il numero dei prototipi che devi fare, quindi è un po’ in antitesi con quello che si sta raccontando su dove vuole andare la F1.

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