Ferrari, Piero conferma una pedina importante: non è Leclerc

Il figlio di Enzo Ferrari ha parlato dell’inizio di stagione della Scuderia. In modo molto chiaro ha spiegato che bisognerà puntare su un solo uomo al comando.

Il 2022 per la Ferrari è stato un anno chiave per le ambizioni mondiali. Parafrasando le parole di John Elkann la Scuderia avrebbe dovuto lottare per i più alti traguardi, provando a rendere fieri i suoi tifosi. Il nuovo regolamento tecnico che si estenderà fino al termine del 2025 avrebbe dovuto rappresentare la più grande occasione per una squadra che dal 2008 non festeggia un titolo iridato.

L'opinione di Piero Ferrari
Piero Ferrari vice presidente della Ferrari (LaPresse, Adobe) tuttomotoriweb

Le prime vittorie di Leclerc in Bahrain e in Australia avevano convinto l’ambiente che si sarebbe potuto lottare in modo paritario con i principali competitor. La Red Bull Racing era partita male e la Mercedes non aveva costruito una monoposto all’altezza del suo blasone. In occasione del Gran Premio di casa di Imola la Ferrari ha iniziato a palesare dei limiti tecnici enormi nel confronto diretto con la Red Bull Racing.

La vettura austriaca, una volta alleggerita e aggiornata, ha cambiato passo, recuperando tutto il distacco che aveva accumulato nel prime tre uscite stagionali. Nel corso della scorsa stagione Leclerc ha conquistato un solo altro successo in Austria, mentre Sainz ha chiuso sul primo gradino del podio in Inghilterra. Troppo poco per puntare a grandi traguardi. In graduatoria la squadra capitanata da Binotto ha chiuso al secondo posto ad oltre 200 punti dalla vetta, palesando problemi di affidabilità, guai gestionali e strategici.

Per Binotto si è trattato dell’ultimo anno al muretto della Ferrari, non essendo riuscito a sfidare i top team per la conquista del mondiale dal 2019 al 2022. A quel punto l’amministratore delegato Benedetto Vigna e il Presidente John Elkann hanno deciso di accompagnare all’uscio lo svizzero e di promuovere dall’Alfa Sauber il tecnico Frederic Vasseur. L’ingegnere francese si è subito dimostrato all’altezza del compito, lanciando dei messaggi importanti alla tifoseria.

La conferma di Piero Ferrari

Leclerc e Sainz dovrebbero lottare con il coltello tra i denti per la conquista del mondiale, ma avrebbe avuto bisogno della monoposto all’altezza del compito. Oggi il distacco dalla vetta appare già incolmabile. La Red Bull Racing ha vinto tutti i GP sin qui disputati e l’annullamento del GP dell’Emilia Romagna li avvicina, ulteriormente, alla meta.

Parola a Frederic Vasseur
Frederic Vasseur (Ansa) tuttomotoriweb

In Ferrari gli interrogativi sono diversi. Leclerc è stato avvicinato alla Mercedes, mentre Sainz all’Audi. I contratti di entrambi scadranno nel 2024. Vasseur, intanto, predica calma e si augura di festeggiare presto il primo successo da TP della Scuderia. Il francese è giudicabile solo sul piano gestionale e organizzativo, ma il progetto tecnico era stato completato dall’equipe di ingegneri guidato da Mattia Binotto.

I risultati della SF23 sono stati deprimenti. Ad oggi non sembra una monoposto in grado di vincere dei GP, come aveva fatto la sua progenitrice F1-75. Il vice presidente della Ferrari ad Autosprint ha dichiarato: “Dobbiamo dargli il tempo di mettere le mani dentro ai problemi, è una persona che conosce bene le corse, è nell’ambiente da anni, merita fiducia”.

Servono persone che vengono da esperienze diverse. Se valutiamo quanto è accaduto in passato, spesso abbiamo fatto dei cambiamenti per inserire nuovi ingegneri, provenienti da squadre rivali, per diventare più forti. I risultati poi sono arrivati. Nel nostro caso servono tecnici in ruoli molto specifici“, ha sottolineato Piero Ferrari.

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