Auto elettriche, ecco i 3 modelli più efficienti a livello energetico

Le auto elettriche sono ormai all’ordine del giorno, ma quali sono i modelli più validi dal punto di vista dell’efficienza? 

La Green Ncap, consorzio indipendente che si occupa di sostenibilità delle automobili, ha provato a testare alcuni esemplari full electric per verificarne l’efficienza. A dispetto di quanto si possa credere, giudicare l’autonomia di questo genere di veicoli non è affatto semplice, in quanto il rendimento dipende da diversi fattori, a partire da quelli climatici. Il freddo ad esempio influisce negativamente.

Auto elettriche più efficienti
Auto elettriche (AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

In ogni caso, l’ente che unisce otto Paesi europei, i rispettivi Automobile Club, centri di ricerca universitari e laboratori di prova, ci ha provato, con l’obiettivo di fornire ai consumatori informazioni dettagliate sul vero impatto ambientale di questi mezzi. Tre sono gli indici analizzati con un punteggio assegnato da 0 a 5 stelle. Si parte dal Clean Air Index, ovvero l’Indice di Pulizia dell’Aria, per passare all’Energy Efficency Index, l’Indice di Efficienza Energetica, per finire al Greenhouse Gas Index, l’Indice di Gas Serra. Più è alto il numero di stelle attribuite, migliore è la performance della vettura secondo una media complessiva dei criteri sopraelencati.

Auto elettriche, quali sono le migliori tre

Venendo all’indagine, il Gruppo ha vagliato diversi tipi e marche di automobili al 100% verdi, decretando alla fine i più virtuosi.

La Dacia Spring è risultata al primo posto. I cavalli che la spingono sono appena 45 (33 kW), e la batteria è da 26,8 kWh, motivo per cui non si distingue certo per performance. Tuttavia, è piuttosto efficiente e funzionale. Stando al test condotto dalla Green Ncap, con una temperatura esterna di 23°C ha registrato un’autonomia in autostrada di circa 140 km. Dunque, si tratta effettivamente di una macchina ecologica, che non consuma molta energia e non emette sostanze inquinanti.

Il suo punteggio è da 9,9 per quanto concerne l’indice complessivo di efficienza energetica, per cinque stellette. Il produttore dichiara 230 km di autonomia sulle strade a scorrimento veloce, e 314 km in città, con un consumo attestabile sui 13,9 kWh/100 km. L’accertamento ne ha invece rilevati 180 km, con un  dispendio di energia pari a 18,5 kWh/100 km e 141 km percorribili nel caso peggiore con un utilizzo energetico di 23 kWh/100 km.

Al secondo posto troviamo la blasonata Tesla Model 3. Quello provato era un veicolo a motore singolo con trazione posteriore, da 282 cv e una batteria da 60 kWh. Nonostante una mole importante, l’autonomia è risultata elevata e il consumo energetico ridotto. Il suo comportamento migliore lo ha tenuto in autostrada, dove è riuscita a consumare 21,1 kWh/100 km. Con temperature particolarmente rigide, la cifra è aumentata del 72%, con un’evidente limitazione dell’autonomia per via della “fame” di energia del riscaldamento e la gestione della protezione della batteria.

Per il consorzio, dunque, per implementare la sostenibilità, andrebbero incrementate l’efficienza quando fa freddo e la resistenza alle perdite di carica. Globalmente l’assenza di gas di scarico, i ridotti gas serra emessi e l’alta efficienza fanno ottenere al modello testato un indice di 9,8 punti e cinque stelle verdi. L’autonomia dichiarata è pari a 491 km in autostrada, e di 603 km in città, con un consumo di 14,4 kWh/100 km. Quella media accertata è stata invece di 390 km per 17,9 kWh/100 km, e di 241 km per 28,5 kWh/100 km.

Sul terzo gradino del podio abbiamo la NIO ET7. In questo frangente parliamo della berlina a due motori elettrici e trazione integrale. La potenza è di 652 cv (480 kW) e la batteria da 100 kWh, eventualmente disponibile la variante da 75 kWh. Il peso è di 2,4 tonnellate. Il test di capacità della batteria è stato effettuato con una carica di 11 kW in corrente alternata e la cifra emersa è di 92,5 kWh. Ovvero inferiore a quanto dichiarato. Questo deficit però è stato compensato da un più ridotto consumo. Globalmente l’efficienza è elevata. Nonostante pure qui d’inverno salga del 72%. L’indice raggiunto è di 9,6 punti su dieci per cinque stelle. Sulla carta l’autonomia nel misto è di 580 km. Nei centri dovrebbe salire a 660 km, per un consumo di 19 kWh/100 km. La prova ha invece determinato una capacità di 530 km con una carica, per consumi pari a 20 kWh/100 km. Con un utilizzo di  30,4 kWh/100 km, l’autonomia dell’auto scende a 337 km.

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