F1, torna Mattia Binotto? Ecco cosa bolle in pentola

Mattia Binotto è uscito dal giro della F1 dopo l’addio alla Ferrari, ma ora c’è qualcuno che lo vuole. Ecco cosa sta succedendo.

Il mondo della F1 cambia sempre in fretta, e chi ne è uscito oggi ha sempre la possibilità di rientrarvi in futuro, anche se questo discorso vale soprattutto per manager ed ingegneri e meno per i piloti. Negli ultimi tempi, si è parlato meno di Mattia Binotto, licenziato dalla Ferrari al termine del 2022.

F1 Mattia Binotto ed il ritorno (LaPresse)
F1 Mattia Binotto ed il suo futuro (LaPresse)

Il suo nome, dopo l’uscita dalla F1, era stato accostato a quello dell’Audi, ma poi i vari rumor si sono appiattiti sino a scomparire. Tuttavia, le cose sono cambiate di nuovo in questi ultimi giorni, e per l’ex team principal della Ferrari si è palesata un’occasione per tornare nel giro.

F1, Mattia Binotto avrebbe rifiutato l’Alpine

Uno dei team di cui si discute maggiormente in F1 in questo momento è l’Alpine, viste le accuse del CEO Laurent Rossi alla squadra per i risultati negativi. A quanto pare, il team principal Otmar Szafnauer, arrivato ad inizio 2022 a ricoprire questo ruolo dopo l’esperienza con Racing Point ed Aston Martin, sarebbe sulla graticola.

Alpine F1 team sotto accusa (LaPresse)
Alpine F1 e l’occasione Binotto (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

In questi giorni è stato fatto il nome di Mattia Binotto come suo possibile sostituto, un’occasione per rientrare nel giro dopo il licenziamento dalla Ferrari. A riportare la notizia era stata “formu1a.uno“, ma secondo altre indiscrezioni, sembra che l’ingegnere di Losanna abbia già rifiutato questa opportunità.

L’Alpine è un team ufficiale, visto che, in fin dei conti, è la Renault che ha deciso di ribattezzare la sua squadra con il proprio brand sportivo, ma i risultati non accennano ad arrivare. Il team di Enstone è rientrato in F1 nel 2015 dopo alcuni anni di assenza, ma le delusioni sono state molto più ampie rispetto alle gioie.

L’unica vittoria è stata ottenuta, sotto nome Alpine, con Esteban Ocon nel 2021 in Ungheria, anno in cui Fernando Alonso portò a casa il terzo posto in Qatar. Entrambi i risultati sono stati frutto del caso e degli errori degli avversari, senza nulla togliere alle pur ottime prestazioni dei due piloti, che di certo non hanno colpe se la vettura non è competitiva.

Alonso ha fiutato l’aria ed ha deciso di lasciare la squadra francese per trasferirsi in Aston Martin, e c’è da dire che ha avuto ragione lui. L’ingaggio di tecnici Red Bull, come Dan Fellows, hanno perso alla compagine di Lawrence Stroll di combattere per il podio, con Nando che ha chiuso terzo per quattro volte su cinque in apertura di mondiale.

Con ogni probabilità, a patto che i rumor siano giusti, Binotto non se l’è sentita di andare a rischiare un’altra brutta figura in una squadra come l’Alpine che non dà alcuna garanzia. Di certo non mancano gli investimenti, ma è chiaro che questa squadra non è mai riuscita ad entrare nel giro dei top team, e se non ce l’ha fatta in nove stagioni, è difficile credere che qualcosa cambi in futuro. L’ultima speranza sta nella rivoluzione che ci sarà sulle power unit nel 2026, ma con l’arrivo di Audi, la concorrenza sarà ancor più difficile.

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