Chi è oggi il proprietario della FIAT? Ecco come stanno al momento le cose

La FIAT è ancora oggi uno dei marchi più credibili al mondo, nonostante la crisi dell’Automotive. Il futuro è una pagina ancora tutta da decifrare.

La FIAT è, senza dubbio, uno dei punti fermi del nostro Paese. la Fabbrica Italiana Automobili Torino, fondata nel 1899, è diventata un simbolo del made in Italy e di una Italia che funziona. Oggi i tempi sono molto cambiati e con le full electric 500 ed e-Doblò, la casa piemontese si è lanciata nel futuro.

Proprietario FIAT
FIAT (Adobe Stock) – Tuttomotoriweb.it

Ha presentato anche le prime ibride negli anni scorsi. Dal 2035 la vendita delle auto con motori termici sarà bandita. In un Italia in gravi difficoltà economiche, dove i ragazzi guidano le vetuste macchine dei genitori e non hanno una autonomia decisionale, chi potrà permettersi modelli alla spina costosissimi? I ricchi, ovvio, e anche una nuova generazione di ecologisti convinti che rappresenti la soluzione definitiva.

La FIAT, proprio spinta dall’esigenza di passare all’elettrico, ha scelto di abbracciare la scelta dell’innovazione con la fusione con il Gruppo PSA. Si è trattato, infatti, di un accordo che ha rivoluzionato il mercato internazionale. Con 180 miliardi di fatturato, di fatto, Stellantis è diventato il quarto costruttore al mondo nel 2021. Una scelta dettata da svariate esigenze, tra cui quella di sfruttare il know-how dei francesi per produrre vetture di un certo impatto eco su piattaforme modulari condivise.

I prossimi modelli si baseranno su un basilare concetto di elettrificazione a prezzi più elevati delle vetture tradizionali, ma l’obiettivo è quello di rendere concorrenziale una 500 o una Panda alla spina. In questo difficile scenario la FIAT, da sempre regina nel nostro Paese, ha già ottenuto un discreto successo. La vettura elettrica, costruita sulla base della 500, è stata la EV più venduta in Italia nel 2022. Un successo destinato a crescere nel tempo.

Il proprietario della FIAT

Il marchio del Lingotto rappresenta un punto fermo del Gruppo Stellantis. Quest’ultimo ha deciso di addentrarsi nel nuovo scenario ecologico, lanciando la sfida ai più grandi produttori al mondo di auto alla spina. Il marchio del Lingotto aveva bisogno di una scossa e la sinergia con diversi marchi ha, certamente, aiutato ad avere un impatto importante in chiave futura. Essere diventati il quarto costruttore al mondo con bene 8,1 milioni di vetture vendute, alle spalle di Toyota, Volkswagen e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, è stato un grande colpo.

Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Peugeot e gli altri marchi (PSA) non sono più indipendenti, ma parte di una sola impresa: Stellantis. Stellantis può vantare su ben quindici brand di assoluto rispetto come Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Ram, Maserati, Peugeot, Citroen, Ds Automobiles, Opel e Vauxhall. Si tratta di brand di primissimo livello che, a causa della crisi, negli ultimi anni hanno vissuto diversi alti e bassi.

Naturalmente, presi singolarmente, Alfa Romeo, Maserati e altri brand hanno un valore miliardario. “Non sarei stupito se tra pochi anni dovessero nascere dei nuovi marchi automobilistici, e non posso escludere che ci saranno dei grossi problemi per tutti. Noi di Exor non puntiamo però a questo e vogliamo uno sviluppo graduale per le nostre start-up, hanno bisogno di crescere con calma”, spiegò John Elkann in una recente conferenza.

Il mondo dell’Automotive viaggia ad una velocità sempre più elevata. Nuovi brand arriveranno e altri usciranno, entrando in crisi. Non è possibile prevedere il futuro, ma almeno le basi solide il Gruppo proprietario oggi della FIAT le ha e non è poco.

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