Ford, invenzione straordinaria? Potrebbe rivoluzionare le auto

Sta facendo scalpore l’idea di un nuovo brevetto della Ford, che riguarda chi paga le proprie vetture a rate. E ha davvero dell’incredibile.

Pagare a rate è una grande comodità, soprattutto per chi non ha in quel momento specifico grande liquidità e non vuole sborsare una cifra importante subito. Soprattutto quando si tratta di auto, questa è una delle opzioni più scelte dagli acquirenti. Certo, pagare a rate è una grande comodità, ma a dire il vero lo è anche per chi propone la rateizzazione, perché con gli interessi può anche avere il 20% in più di quanto finanziato.

Ford (AdobeStock)
Ford (AdobeStock)

Pagare con questa modalità però comporta, come detto, dei rischi. Infatti l’omesso pagamento della rata costituisce un inadempimento contrattuale. Il creditore, che sia la banca o una società di leasing, invia all’utilizzatore dell’auto una diffida scritta con cui gli contesta il ritardo. E se dopo un periodo di tolleranza non si paga, ecco che arriva l’ingiunzione di pagamento.

C’è però chi ha forse pensato a un metodo diverso, ed è la Ford, la famosa casa americana, una delle più antiche e importanti del mondo. Il marchio a stelle e strisce ha richiesto infatti un brevetto che consentirebbe a un computer di disabilitare un proprio veicolo o un componente di un veicolo se non si pagano le rate della propria auto. E se questa è a guida autonoma, potrebbe addirittura tornare “alla base”.

Ford, un brevetto che preoccupa i guidatori

Quando non viene ricevuto un pagamento entro un ragionevole periodo di tempo, il primo computer può disabilitare una funzionalità (radio, condizionatore, ecc.) o può mettere il veicolo in una condizione di blocco“, si legge nella domanda di brevetto pubblicata a febbraio dalla Ford come revisione di una proposta precedente.

In pratica il sistema, che potrebbe essere installato su qualsiasi futuro veicolo nella gamma Ford in futuro con una connessione dati, sarebbe in grado di “disabilitare una funzionalità di uno o più componenti del veicolo“. Per i veicoli con capacità di guida autonoma o semi-autonoma, il sistema potrebbe “spostare il veicolo da un primo punto a un secondo punto più conveniente per un carro attrezzi per trainare il veicolo… spostare il veicolo dai locali del proprietario in un luogo come, ad esempio, i locali dell’agenzia di recupero“, oppure il veicolo potrebbe recarsi da solo allo sfasciacarrozze, nei casi più estremi.

Nessun’altra casa automobilistica ha recentemente tentato di brevettare un sistema simile, e infatti il ​​brevetto Ford è unico nel suo genere. Ma la casa americana, dopo l’uscita della notizia, ha fatto subito sapere che queste azioni non rappresentano necessariamente l’intento di introdurre questa tecnologia nei suoi veicoli. Ford potrebbe semplicemente tentare di proteggere questa idea solo per il gusto di farlo.

Le fasi di blocco dell’auto

Detto questo, il sistema Ford è molto avanzato e particolare. In pratica ci sarebbero diversi avvisi che arriverebbero dal veicolo prima che il sistema avvii un recupero formale in caso di mancati pagamenti. Ma se questi avvertimenti venissero ignorati, l’auto potrebbe iniziare a perdere funzionalità. Le prime funzioni ad essere disabilitate sarebbero il “cruise control, i comandi automatizzati dei finestrini, comandi automatizzati dei sedili e alcuni componenti del sistema di infotainment (radio, sistema di posizionamento globale (GPS), lettore MP3, ecc.)“.

Il livello successivo è più serio, e include la perdita del “sistema di aria condizionata, un portachiavi a distanza e un sistema automatico di blocco/sblocco delle porte“. Poi si passerebbe un “suono incessante e sgradevole ogni volta che il proprietario è presente nel veicolo“.

Se tutto ciò viene sopportato dal proprietario dell’auto e il pagamento non è ancora stato ricevuto, allora ecco che potrebbe poi rimanere bloccato fuori dalla propria auto. La domanda di brevetto afferma che “il computer del sistema di recupero può disabilitare il meccanismo di blocco della porta, ponendo così il veicolo in una condizione di blocco e impedendo a una persona di entrare in una cabina del veicolo“. E in caso di vettura a guida semi-autonoma o autonoma, ecco l’extrema ratio, l’addio della vettura che si guiderebbe da sola in un centro più vicino per il ritiro da parte di un carro attrezzi.

Le eccezioni? Poche

Ci sono però dei casi in cui l’auto dovrebbe sbloccarsi, nonostante tutto, ad esempio per un’emergenza medica. In una situazione come questa, secondo la domanda di brevetto Ford, l’auto potrebbe essere abilitata a guidare da sola al pronto soccorso più vicino o persino a coordinarsi con il personale medico di emergenza per incontrarsi in un luogo. E quindi sarebbe permesso comunque alla vettura di far scendere il proprietario.

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