Che fine fanno gli pneumatici usati in F1? La risposta vi stupirà

La F1 utilizza un gran numero di pneumatici per ogni week-end di gara. Oggi vi porteremo alla scoperta di cosa accade dopo il GP.

La F1 è un mondo molto complesso, dove una vettura, per essere competitiva, deve soddisfare diverse regole: deve essere affidabile, potente ed aerodinamicamente ben costruita, ma soprattutto, deve utilizzare al meglio le gomme. Infatti, da quando è arrivata la Pirelli, questo elemento è fondamentale.

F1 ecco che fine fanno le gomme usate (ANSA)
F1 ecco che fine fanno le gomme usate (ANSA)

Le gomme realizzate dal costruttore milanese sono piuttosto complesse da portare al limite, visto che spesso subiscono dei deterioramenti importanti, soprattutto ora con le auto ad effetto suolo. A proposito di pneumatici, oggi vi spiegheremo che fine fanno quelli usati in F1 dopo ogni singolo fine settimana di gara. Siamo davvero sicuri che la risposta vi stupirà.

F1, ecco che fine fanno le gomme usate a fine gara

Le gomme della F1, come ben saprete, sono fornite dalla Pirelli, e nel Circus di oggi se ne usano a bizzeffe durante ogni fine settimana di gara. Infatti, da quando è arrivato il costruttore milanese, i pit-stop durante le corse sono aumentati a causa di un maggior degrado, anche se negli ultimi anni la situazione è migliorata rispetto ad un decennio fa.

Se vi state chiedendo che fine fanno dopo ogni utilizzo, sappiate che c’è un processo importante dietro a tutto questo. Prima di tutto, ogni singolo set di gomme, che è ovviamente composto da quattro coperture, viene a lungo analizzato, i team, assieme ai tecnici della Pirelli, cercano di raccogliere quanti più dati possibili sul livello del degrado e su tutto ciò che si può imparare da questo punto di vista.

Questo tipo di analisi è ancora più intenso quando avvengono problemi agli pneumatici, come forature o cose di questo tipo, eventi che richiedono spesso una spedizione dell’elemento danneggiato direttamente nella sede della Pirelli. Per quello che riguarda le gomme che non hanno avuto problemi, dovete sapere che quelle utilizzate in F1 subiscono lo stesso destino di quelle stradali.

Infatti, in base a ciò che stabilisce l’Unione Europea, devono prendere parte ad un preciso processo di stoccaggio e decongestionamento, legato ad ogni tipo di rifiuto che viene da vetture stradali o da corsa. L’obiettivo della UE è quello di portare questa tipologia di oggetti ad avere un impatto non troppo importante sul nostro clima.

Dopo che i team hanno riconsegnato le gomme alla fine dei fine settimana di gara, la Pirelli le carica su dei camion da trasporto verso la Didcot, ovvero un centro specifico per questo tipo di interventi dove vengono unite alle gomme dei normali veicoli stradali. La prima cosa che poi avviene è quella di porre gli pneumatici in un trituratore, per poi ottenere tutti piccoli truccioli, simili a quelli che vedete ai lati della pista durante le gare.

I suddetti truccioli vengono poi posizionati in un enorme forno che li porta a cuocere alla temperatura di 1400 gradi. Vi starete chiedendo il motivo per il quale si punta su una temperatura così elevata, ed anche in questo caso, la risposta è legata all’ambiente. Un nimero così alto di gradi, infatti, non consente ai truccioli di emanare dei fumi tossici.

In questo modo, infatti, si evita che ci sia un impatto ambientale troppo importante, per cui, è sfatato il mito secondo il quale tutte le gomme del Circus vengono rielaborate per essere utilizzate nuovamente nelle gare successive. Come avrete capito, dietro a tutto questo c’è un processo lunghissimo, ma ciò era immaginabile. Al giorno d’oggi, i governi e le organizzazioni mondiali non lasciano nulla al caso per la salvaguardia del pianeta, ed anche le gomme vanno verso un destino non troppo bello.

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