Ferrari, la speranza arriva dal grande esperto: ecco cosa può cambiare

La Ferrari non si è esaltata nei test di Sakhir e per molti è già spacciata. Un esperto della F1 ed ex membro del team la vede diversamente.

Regna il pessimismo attorno alla nuova Ferrari, alla vigilia di quella che sarà la prima tappa della stagione, prevista in Bahrain. Attorno alla SF-23 si è fatto un gran bel parlare per tutto l’inverno, ma i primi responsi arrivati dai test di Sakhir della scorsa settimana di Sakhir hanno deluso e non poco, ma è chiaro che è ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo.

Ferrari SF-23 (Ferrari)
Ferrari SF-23 con Leclerc in Bahrain (Ferrari)

La Red Bull si è presentata in pista con una RB19 che incute timore soltanto a guardarla, tant’è perfetta nelle proprie linee, cosa che è poi confermata dai risultati che stanno emergendo in pista. Max Verstappen, Sergio Perez ed i grandi capi si sono detti entusiasti della nuova creatura di Adrian Newey, che per ora non ha palesato neanche mezzo punto debole. Se saranno imbattibili ce lo dirà il tempo, ma è chiaro che per il team di Milton Keynes non poteva esserci approccio migliore.

La nuova Ferrari ha tanto da migliorare per pensare di sfidare ad armi pari la RB19, nella speranza che questa volta non vengano commessi errori gravi in termini di sviluppo. Nelle ultime ore, è arrivato un commento molto interessante sulla situazione della Scuderia modenese, da parte di un personaggio che qualche conoscenza sull’argomento ce l’ha da vendere.

Ferrari, ecco l’opinione di Alberto Antonini sulla Rossa

La Ferrari ha svolto un lavoro che è apparso del tutto diverso rispetto alla concorrenza durante i test di Sakhir. Secondo quello che dicono le indiscrezioni, il carico di carburante presente a bordo della Rossa è sempre stato molto alto, anche nella simulazione di qualifica, mentre poco si sa relativamente al lavoro svolto quando si è provato il passo gara.

Alcuni pensano che la SF-23 sia stata mandata in pista con degli assetti estremi, in modo da poter verificare il limite di questa monoposto, con delle configurazioni che poi non verranno utilizzate in gara, almeno in Bahrain (vedasi il discorso relativo all’ala posteriore da medio-basso carico, non adatta a questa pista).

Alberto Antonini, grande esperto di F1 ed ex addetto stampa della Scuderia modenese, ha approfondito una questione interessante sulle colonne di “Formulapassion.it“, riflettendo sui molti esperimenti fatti sull’ala anteriore. Secondo il giornalista, è probabile che sulla Ferrari siano in atto diverse prove comparative, e che presto arriveranno delle soluzioni che andranno a renderla ben più competitiva rispetto a ciò che si è visto sino ad ora.

La sua ipotesi, questa molto accreditata, è che i ruoli siano del tutto invertiti rispetto a 12 mesi fa. Ad inizio 2022, la Rossa era molto più pronta rispetto alla Red Bull, rallentata da un peso eccessivo ed anche da guasti di affidabilità che avevano costretto Max Verstappen ad un inizio di stagione molto complicato.

Antonini crede che la SF-23 possa essere il progetto con maggiori margini di crescita, mentre la RB19 potrà essere sviluppata senza dubbi, ma potrebbe già essere maggiormente vicina al limite. Queste sono solamente ipotesi, ma è chiaro che quando a farle è un personaggio che ha una certa conoscenza di questo mondo, di solito gli appassionati tendono a fidarsi.

Il nostro punto di vista è che la Red Bull sia tranquillamente candidata a dominare in quel di Sakhir, ma occorre fare attenzione alle parole utilizzate dal nuovo team principal del Cavallino, ovvero Frederic Vasseur, in questi giorni. Il manager francese ha infatti affermato che già a Jeddah o a Melbourne (seconda e terza tappa del mondiale, previste per il 19 di marzo ed il 2 di aprile), arriveranno sviluppi sulla Rossa.

La sensazione è che questa vettura sia ancora molto acerba, ma che abbia del grande potenziale da tirare fuori. Le eventuali conferme, a questo punto, non le avremo alla prima gara, ma soltanto da quelle successive, ricordando che si tratta di un campionato da 23 tappe e 6 Sprint Race, risultando, in questo modo, il più lungo di sempre.

Impostazioni privacy