Come fanno a vedere i piloti di F1? I “segreti” delle loro visiere

I piloti di F1 sono dotati di caschi molto sicuri e che permettono comunque un’ottima visuale. Ecco come funzionano le visiere.

I caschi dei piloti di F1 nascondono tutto ciò che c’è all’interno della loro mente, sono una sorta di elmo che è una protezione fondamentale per la loro vita, ma anche un segno distintivo del loro essere. Il casco è un qualcosa di estremamente personale, visto che ogni pilota può modellarlo come vuole, sino a farlo diventare un proprio simbolo.

F1 Casco (ANSA)
F1 Casco ecco come vedono i piloti (ANSA)

Ovviamente, è uno strumento fondamentale, che nel corso del tempo è migliorato in termini di sicurezza sino a diventare irrinunciabile e sempre più sicuro. Ricordiamoci che agli albori del motorsport si usava come protezione un qualcosa che assomigliava più ad una cuffia o ad un berretto, con l’uso annesso di occhialetti che servivano a coprire dal vento.

Con il tempo i sistemi si sono evoluti, sino a diventare incredibilmente resistente. Dopo la morte di Ayrton Senna ad Imola nel 1994, quando il braccetto della sospensione si infilò tra visiera e casco perforandogli il cranio, la sicurezza è stata ulteriormente aumentata, e la prova è data da quello che successe a Felipe Massa nel 2009 a Budapest.

Durante le qualifiche, la Brawn GP di Rubens Barrichello perse una molla, che andò a colpire in pieno casco il pilota della Ferrari, il quale perse conoscenza ma ebbe salva la vita. Probabilmente, se una cosa simile fosse accaduta qualche anno prima non ci sarebbe stato nulla da fare per il brasiliano, che invece è tornato a correre pochi mesi dopo.

Ad oggi, il mondo della F1 è molto sicuro da ogni punto di vista, ed il casco è uno degli elementi più importanti. Anche le visiere sono state perfezionate nel corso del tempo, ed oggi vi spiegheremo di quali materiali sono fatti e come possono permettere ai piloti di vedere bene durante la gara, anche in caso di sporcizia che si va ad accumulare.

F1, tutto ciò che c’è da sapere sulle visiere dei piloti

Le monoposto di F1 raggiungono velocità di oltre 300 km/h, ed è normale che a quelle cifre si possa andare ad impattare contro ogni tipo di sporcizia. Le visiere dei caschi, infatti, sono definite a strappo, in quanto i piloti possono toglierle una volta che si sporcano in maniera eccessiva, impedendo una corretta visibilità.

Di visiere ne esistono tanti tipi, sia scure che chiare, proprio per adattarsi ad ogni condizione. Nella F1 di oggi si corrono diverse gare di notte, ed in quelle occasioni, così come quando il cielo è scuro a causa della pioggia, si mettono quelle più chiare, che infatti lasciano intravedere gli occhi dei nostri beniamini.

La visiera è antiproiettile, e dai test che sono stati svolti può resistere anche a delle sfere di metallo che impattano contro di essa ad una velocità che arriva sino a 620 km/h. Il materiale con cui vengono realizzate le visiere è uno speciale policarbonato ignifuco, che deve resistere per un tot di tempo alle fiamme per essere omologata.

La guarnizione che collega la visiera alla calotta del casco è stata aggiunta non troppi anni fa, ed è una striscia di Zylon che ha il compito di proteggere proprio il punto più nevralgici del casco. Si tratta infatti di quella parte che fu bypassata dalla sospensione nell’incidente di Ayrton Senna, e per la quale c’è la massima attenzione.

Va specificato che negli ultimi anni, nella massima serie automobilistica, è stata imposta una nuova regola, che dice ai piloti di non strappare la visiera per poi gettarla in mezzo all’asfalto. Quando si decide di toglierla, infatti, è obbligatorio gettarla all’interno dell’abitacolo.

Dietro a tutto ciò c’è un motivo preciso, in quanto le visiere che finiscono in mezzo all’asfalto possono infilarsi nelle pance delle altre monoposto, causando guasti tecnici o altri problemi di questo tipo. Possiamo concludere che la sicurezza ha raggiunto degli standard davvero clamorosi, e siamo sicuri che non sia finita qui.

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