Come mai Vasseur ha accettato l’offerta Ferrari? Svelata tutta la verità

Come mai Vasseur ha accettato di sostituire Binotto in Ferrari per la stagione 2023? La risposta arriva da lui stesso ed è incredibile.

In occasione della prima uscita pubblica da team principal della Ferrari Frederic Vasseur si è sbottonato un po’ su come è avvenuto l’avvicinamento alla Rossa, ammettendo di aver avuto forti dubbi. Entrato nel 2017 in Alfa Romeo quando ancora si chiamava Sauber, con il compito di prendere il posto di Monisha Kaltenborn, licenziata in tronco a stagione in corso, il manager transalpino ci ha pensato un po’ prima di rispondere affermativamente al presidente John Elkann.

Il team principal della Ferrari Frederic Vasseur (LaPresse Foto)
Il team principal della Ferrari Frederic Vasseur (LaPresse Foto)

La ragione? La grande vicinanza ai membri della piccola scuderia con base ad Hinwil e quindi la poca voglia di lasciare un gruppo con cui aveva costruito un bel rapporto.

Vasseur incoraggiato da Audi ad andare in Ferrari?

Raccontando i momenti del primo contatto, il 54enne ha rivelato di non averlo voluto dire a nessuno. In pratica ha ammesso di aver mantenuto il silenzio, fino a che non si è sentito sicuro e convinto di voler accettare la proposta.

Curiosamente la conversazione con un rappresentate di Audi, futuro proprietario dell’equipe elvetica, sarà la scossa decisiva. “Mi dissero che non potevo rifiutare“, la confessione riportata d aF1i.com.

Dunque, dopo un lungo periodo di dirigenza a trazione italiana, con Stefano Domenicali alla guida dal 2008 al 2014, a precedere Marco Mattiacci, in carica soltanto per pochi mesi, poi seguito da Maurizio Arrivabene, impegnato dal 2015 al 2018, e  Mattia Binotto dal 2019 al 2022, la squadra passerà nelle mani uno straniero. Il primo dall’era Jean Todt durata dal 1993 al 2007.

Proprio per questo tocco di esotismo qualcuno ha previsto un ritorno della Rossa al successo. Sono già diverse le voci persuase all’idea che con una persona totalmente esterna all’ambiente del Cavallino, oltre che straniera, si riuscirà a cavare più di qualche ragno dal buco. Inoltre, sebbene il buon Fred si sia già rimboccato le maniche e abbia cominciato a prendere lezioni di italiano, il suo essere francofono, sempre secondo taluni, lo terrà lontano dalle pressioni della stampa locale.

Penso che la nostra squadra disponga di tutto il necessario per vincere. Adesso dovremo soltanto mettere tutto assieme per fare un buon lavoro“, ha riflettuto consapevole che sarà proprio quella la sfida più impegnativa. Per battere la concorrenza, dovranno essere evitati i difetti di affidabilità della monoposto, ma soprattutto bisognerà azzerare gli errori, che siano del box o dei piloti.

E’ tutta una questioni di continui miglioramenti. Nulla è stabilito in maniera definitiva. Basta guardare a come certi team che hanno dominato per diverse annate, si siano persi all’improvviso“, la considerazione che pur senza nominarla ha come chiaro riferimento la Mercedes. Al top dal 2014, anno del debutto dell’era ibrida e poi, con l’introduzione della auto ad effetto suolo, la Stella ha perso tutto il suo vantaggio, diventando la terza forza in campo.

Non bisogna dare per scontato che se le cose sono andate in un certo modo per un top di tempo, continuerà sempre così. La F1 è un mondo in continua evoluzione. Per cui dovremo concentrarci su di noi e le nostre prestazioni. Tutto è possibile“, ha chiosato con un messaggio che sa di carica per i tifosi.

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