Xiaomi lancia un’auto? Bufera per le foto trapelate in rete

Il colosso cinese degli smartphone Xiaomi ha deciso di lanciarsi nell’automotive. Nel 2024 il primo modello elettrico. Ma è subito caos.

Anche Xiaomi ha deciso di scendere in campo a sostegno della mobilità a zero impatto ambientale. E così, per il 2024 ha programmato di rilasciare la sua prima automobile rigorosamente elettrica. Il progetto della Casa fondata nel 2010 da Lei Jun a Pechino, è partito nel 2021, quando l’azienda ha capito di dover ampliare il proprio raggio d’azione rispetto alla mera produzione di telefoni cellulari.

Xiaomi Auto (AdobeStock)
Xiaomi Auto (AdobeStock)

Dopo aver acquisito la società specializzata in veicoli a guida autonoma, la Deepmotion Tech, e creato una divisione dedicata alla sviluppo delle quattro ruote, ha dato l’avvio alla produzione dell’EV. Il primo prototipo è stato ultimato l’estate scorsa, mentre nei giorni scorsi la piattaforma social locale Weibo ha fatto circolare le foto di quella che dovrebbe chiamarsi MS11.

Da quanto si può notare dagli scatti privi di camouflage, si tratta di una berlina dalle linee sinuose, con un profilo del tetto piuttosto inclinato che prosegue fino ad una coda simil coupé. Il disegno è morbido, senza eccessi ed equilibrato nelle proporzioni, probabilmente per privilegia l’aerodinamica.

Xiaomi, scoppia il caso foto rubate

La nota sportiva all’auto è data dalle prese d’aria sui passaruota sia anteriori, sia posteriori, oltre che dalle pinze dei freni Brembo di colorazione giallo brillante. Presente pure un sensore Lidar, inserito sul tettuccio. E le maniglie solo a filo portiere.

Dal punto di vista tecnico non si sa un granché. I valori di potenza e autonomia non sono stati diffusi. Tuttavia, pure qui ci sono delle indiscrezioni. Stando al report redatto da Car News China, la vettura userà delle batterie di fattura Catl e Byd. Al contrario i propulsori saranno creati dalla stessa compagnia cinese. Sulla carta la macchina al 100% verde dovrebbe entrare in concorrenza diretta con Afeela della curiosa joint venture Sony Honda.

Come spesso accade nei debutti non potevano mancare le polemiche. Più di qualcuno osservando le immagini trapelate sul web ha fatto notare un’estrema somiglianza con le Tesla. Potrebbe trattarsi di plagio? L’interrogativo di rimane, anche se il responsabile delle pubbliche relazioni Wang Hua si è affrettato ad annacquare la questione.

A suo avviso, quello circolato in rete non sarebbe il design definitivo del veicolo, ma solo un bozzetto che, in teoria, avrebbe dovuto essere visionato solamente negli uffici della BAIC Molding, specializzata nella produzione dei rivestimenti in plastica utilizzati dai costruttori di auto cinesi.

E qui sorge la domanda. Come hanno fatto a finire online documenti che dovevano essere segreti o comunque riservati? La risposta è semplice. A compiere l’azione, non sappiamo se in maniera volontaria o per disattenzione, sarebbe stata proprio la compagnia incaricata di fare le carenature.

Dunque, indignata per la violazione dell’accordo di riservatezza, la Xiaomi avrebbe avanzato la richiesta di rafforzamento del reparto sicurezza. Mentre al collaborare sarebbe stata inflitta una multa dal 1.000.000 di yuan, all’incirca 135.000 euro. Visto che ormai comunque il danno era stato fatto, al produttore non è toccato altro se non divulgare lui stesso le foto, che smonterebbero la tesi della “versione prova”.

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