All’asta una Ferrari unica al mondo: le previsioni sono assurde

La casa d’aste RM Sotheby’s ha messo un annuncio di vendita di una Ferrari che rischia di superare ogni record. Ecco spiegato il motivo.

Si prospetta un anno importante per la Ferrari, che nel 2023 vuole tornare a dominare nel motorsport, non solo in F1 ma anche con le nuove vetture GT e con l’hypercar prodotta a posta per puntare a Le Mans. L’azienda vuole rinverdire i fasti di un tempo, ma intanto vola nel fatturato. Il bilancio del 2022 è stato chiuso infatti con i nuovi massimi storici in termini di vendite e utili. Basti pensare che le consegne sono cresciute del 18,5%, arrivando a ben 13.221 unità. E ne beneficeranno non solo i bilanci, ma anche i dipendenti, che quest’anno riceveranno un bonus superiore di oltre il 10% rispetto al 2021.

Ferrari logo (ANSA)
Il marchio Ferrari (ANSA)

Ma la Ferrari fa segnare numeri record anche quando si tratta di finire all’asta. Infatti le Rosse rimangono le vetture più ambite dai collezionisti. A partire dalle F1, in particolar modo quelle appartenute a un mito come Michael Schumacher. Ma anche le auto stradali, le più iconiche, fanno gola. Tra le ultime ad aver fatto scalpore quello di una LaFerrari venduta da RM Sotheby’s, con pochissimi chilometri percorsi. Ma c’è anche la 275 GTB/4 Scaglietti del 1967, un gioiello di rara bellezza, andata in vendita in Arizona. E sempre la stessa casa d’aste ha messo da pochissimo tempo in home sul suo sito un altro evento che si preannuncia storico. Infatti finirà al miglior offerente una Rossa da sogno.

Ferrari, un modello unico in vendita

Nel febbraio 1966, la Ferrari fece debuttare una nuova auto da corsa sportiva nella classe Gruppo 4 da 2 litri della FIA, con l’obiettivo di conquistare i numerosi team privati ​​che gestivano in gran parte una varietà di modelli Porsche. Soprannominata Dino 206 S, l’auto era alimentata da un motore V-6 a 65 gradi evoluto che era stato concepito dal figlio di Enzo, Dino Ferrari, prima della sua morte nel giugno 1956. E oggi di questa Dino 206 S ne esistono solo due esemplari e Sotheby’s ne metterà all’asta l’ultima esistente.

Questa vettura sembrava essere una versione ridotta della 330 P3, ma indossava una veste altrettanto raffinata creata dalla Carrozzeria Sports Cars di Piero Drogo a Modena. Il fascino visivo della scocca aerodinamica di Drogo, che presentava una combinazione di pannelli in lega rinforzata e fibra di vetro su un telaio tubolare semi-monoscocca saldato, era magnificamente completato dalle prestazioni di quel motore Dino V-6 che era ancora un fiore all’occhiello della casa italiana. Alla fine della stagione agonistica 1966, la 206 S guadagnò un 2° posto alla Targo Florio, 2° e 3° al Nürburgring e un 6° posto a Spa. Sebbene la 206 S fosse originariamente prevista per un’omologazione di 50 esemplari, problemi di manodopera interruppero prematuramente la produzione dopo che erano state assemblate solo 18 vetture.

Il modello in vendita è il telaio n. 032 ed è l’ultimo costruito in ordine di tempo. Dei 18 esemplari, due erano carrozzati da Pininfarina e tre erano coupé, quindi questo è l’ultimo di soli 13 Drogo Spyder costruiti. La macchina ebbe come primo proprietario nientemeno che Corrado Ferlaino, ingegnere italiano e promotore immobiliare, passato alla storia come presidente del Napoli nell’era di Diego Maradona. Secondo la ricerca dello storico della Ferrari Marcel Massini, il telaio 032 ha corso in diverse cronoscalate italiane durante il 1966-67. L’auto è stata successivamente tagliandata presso la fabbrica Ferrari nel novembre 1968 prima di essere venduta a una breve serie di proprietari italiani negli anni ’70. Nel 1979 arrivò tra le mani del collezionista francese di Ferrari Pierre Bardinon, ma ha subìto diversi cambi di proprietà, fino ad arrivare negli Usa.

Ferrari Dino 206 S (rmsothebys.com)
Ferrari Dino 206 S (rmsothebys.com)

Offerto pubblicamente per la prima volta in oltre un decennio, il telaio 032 offre al suo prossimo proprietario un’opportunità estremamente rara di acquisire quella che è ampiamente considerata una delle più belle auto da corsa sportive degli anni ’60. E visto il pezzo raro, ad oggi non è ancora dato sapere il valore attuale della vettura. Tanto che qualcuno pensa che possa entrare nella top-5 delle auto storiche più care del mondo.

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