MotoGP, Quartararo “frega” il 63 a Bagnaia: reazione imperdibile

Il campione del mondo 2021, Fabio Quartararo, ha “rubato” il numero 63 al rivale della Ducati. La reazione di Pecco Bagnaia è tutta da gustare.

Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia sono stati i principali antagonisti delle ultime due stagioni di MotoGP. Si sono dati battaglia dal momento in cui sono approdati nelle squadre ufficiali di Yamaha e Ducati. Il francese è stato considerato l’erede di Valentino Rossi perché, di fatto, ha preso il suo posto nel team ufficiale della casa di Iwata, senza far rimpiangere il Dottore.

Fabio Quartararo Pecco Bagnaia (Ansa Foto)
Fabio Quartararo Pecco Bagnaia (Ansa Foto)

El Diablo, infatti, è riuscito a spuntarla nel 2021, laureandosi per la prima volta campione del mondo. Un successo meritato, in virtù di una regolarità spaventosa. Il centauro di Nizza ha commesso pochissimi errori, ridicolizzando anche il suo teammate, Franco Morbidelli. Nella scorsa stagione il talentuoso pilota francese non è riuscito a bissare il riconoscimento iridato per pochissimo. Sarebbe bastata qualche sfortuna in meno per riuscire ad arrivare all’ultimo atto a pari punti con Bagnaia. Nonostante un mezzo non all’altezza del suo talento, Quartararo è stato capace di estrarre il massimo nella prima fase di campionato.

Dopo aver costituito un bottino di 91 punti su Pecco, tutti lo davano ancora per campione del mondo a fine anno. Fabio, invece, ha commesso un errore madornale che ha condizionato la seconda parte di stagione. Il centauro della Yamaha avrebbe potuto ottenere un grandissimo risultato nel Gran Premio d’Olanda, ma franò su Aleix Espargaró, portandolo quasi al suolo. Non solo pesò il suo ritiro, ma anche la sanzione che gli fu comminata per la tappa successiva in Inghilterra. Bagnaia riprese slancio, vincendo ad Assen e diede seguito anche nelle successive tappe, conquistando altri 3 successi in rapida successione.

La rivalità tra Quartararo e Bagnaia

Il vantaggio di Fabio Quartararo fu dimezzato, anche a causa del clamoroso ritiro di Aragon. Marc Marquez, al rientro dopo la quarta operazione al braccio destro, fu protagonista di una manovra che colse di sorpresa il campione della Yamaha. Fabio finì al suolo, tamponando il Cabroncito che, a sua volta, dopo un altro incidente fu costretto al ritiro. La sfortuna di Fabio continuò nelle tappe in Thailandia e Australia dove non raccolse nemmeno un punto. La settima vittoria di Pecco, nel Gran Premio della Malesia, indirizzò, il mondiale.

Il centauro della Yamaha avrebbe dovuto vincere il Gran Premio della Comunità Valenciana, mentre il ducatista sarebbe dovuto arrivare quindicesimo o fuori dalla zona punti. La corsa iniziò proprio con un duello tra i due contendenti alla corona. Fabio riuscì a vincere il duello valenciano, ma il titolo mondiale andò all’asso piemontese. Pecco, infatti, dopo un contatto con il diavolo della Yamaha perse un elemento aerodinamico e decise di amministrare la corsa con un occhio alla classifica. Gli bastò un nono posto finale per ottenere il titolo tanto agognato. Per Fabio il quarto posto di Valencia non fu sufficiente.

Pecco detronizzò il francese, sfatando anche un tabù che in Ducati andava avanti dal 2007. L’ultimo e unico a vincere un mondiale in MotoGP sulla Desmosedici era stato Casey Stoner. L’australiano era riuscito a sorprendere autentici fenomeni come Valentino Rossi e Daniel Pedrosa. Non proprio gli ultimi arrivati nel Paddock della classe regina. Pecco è stato in grado di rimontare il più ampio margine della storia della MotoGP, anche grazie ad una moto spaziale.

La Rossa di Borgo Panigale è diventata il sogno di tutti i rider della top class. Agile nei tratti misti e velocissima sul dritto, grazie al poderoso motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Pecco è stato bravo a non perdere la calma, nei momenti in cui un pilota più debole mentalmente avrebbe anche potuto mollare. Dopo 50 anni un centauro italiano è tornato a celebrare un titolo nella classe regina in sella ad una moto italiana.

Nella prossima stagione Bagnaia ha deciso di sfoggiare il numero 1 sulla Desmosedici GP23. Una scelta importante che non accadeva dai tempi di Stoner in Honda. Precedentemente l’australiano lo aveva adottato anche in Ducati, proprio come adesso Bagnaia, mentre gli altri due campioni che osarono spolverare l’1 furono Jorge Lorenzo nel 2011 e Nicky Hayden nel 2007.

Il #63 che ha caratterizzato Bagnaia è stato preso in prestito da Fabio Quartararo per una “scampagnata” off-road. Il francese, tramite Instagram, ha messo in mostra una moto da cross con l’ex numero di Pecco. “Adesso prenderò io il tuo 63”, ha goliardicamente annunciato Quartararo. Pecco Bagnaia, come potete vedere in basso, ha replicato: “Almeno è in buone mani, quindi va bene così”. Un botta e riposta che è testimonianza dell’ottimo rapporto che vi è tra i due centauri protagonisti in MotoGP.

Pecco Bagnaia (Instagram)
Pecco Bagnaia (Instagram)
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