MotoGP, Tardozzi si sbilancia su Bastianini: Bagnaia avvisato

L’ex pilota motociclistico e dirigente sportivo della Ducati, Davide Tardozzi, ha in squadra due tra i migliori centauri della classe regina. Fissati gli obiettivi nel 2023.

Non sarà un monomarca, ma negli ultimi tre anni la Ducati ha dominato nella graduatoria costruttori della MotoGP. Era sempre mancato un centauro in grado di mettere giù l’enorme potenziale della Desmosedici. Il dopo Stoner era stato caratterizzato da grandi fenomeni che, però, non sono riusciti a conseguire il massimo premio. Da Valentino Rossi ad Andrea Dovizioso, passando per Jorge Lorenzo e altri straordinari talenti.

Enea Bastianini Pecco Bagnaia Tardozzi Ducati (Ansa Foto)
Enea Bastianini Pecco Bagnaia Tardozzi Ducati (Ansa Foto)

Pecco Bagnaia, allievo dell’Academy del Dottore, è riuscito lì dove il suo maestro aveva fallito anni prima. Complice una concorrenza non brillantissima, il ducatista ha messo tutti in riga, vincendo ben 7 tappe. Il compagno di squadra di Pecco, invece, ha vinto un solo Gran Premio. Jack Miller ha fatto un percorso discreto in Ducati, ma non è mai stato in grado di trovare la giusta costanza. L’australiano nella prossima annata sarà sostituito da Enea Bastianini. La scelta di promuovere il rider dal team Gresini non è stata così difficile. Il romagnolo ha celebrato 4 successi sulla GP21, diventando una minaccia anche per il #63, oggi n.1 della griglia.

Il Bestia ha dimostrato di poter già lottare per traguardi altissimi, non avendo nulla da invidiare agli altri top rider della MotoGP. Il numero 23 è cresciuto tantissimo nel 2022, dopo l’annata d’esordio nel team Esponsorama Racing, con Luca Marini come compagno di squadra. Nel 2021 non ottenne il riconoscimento di rookie dell’anno, a causa di qualche battuta d’arresto nel confronto con Jorge Martin del team Pramac. Nella scorsa annata, invece, lo spagnolo non si è confermato al vertice, mentre il romagnolo nel team Gresini è esploso. Nel finale il Bestia ha scavalcato il pilota dell’Aprilia, Aleix Espargaró, per la terza piazza della classifica piloti.

Pecco avrà il suo bel da farsi per domare il coetaneo. Nessun centauro, nella storia della Ducati, era riuscito ad ottenere 4 vittorie di fila. Il centauro piemontese ha meritato il titolo mondiale, ma la sensazione è che dovrà superarsi per confermarsi campione. Il torinese nelle tue due stagioni è sempre partito male, tra problemi tecnici e mancanza di costanza. Questa volta potrebbe pagare in malo modo uno start incerto, anche perché la concorrenza si sta armando per poter detronizzare il neo campione della Ducati. Yamaha e Honda non staranno a guardare, mentre KTM e Aprilia rimangono due outsider insidiose per la Rossa.

Tutte le attenzioni sono concentrate sul dualismo tra Bastianini e Bagnaia, ma Tardozzi ha riportato tutti all’ordine, dando una sua interpretazione della sfida interna del 2023. Il team manager è consapevole che entrambi potrebbero dare il massimo per provare a vincere il mondiale, ma non vi sono gerarchie prestabilite. Un qualcosa che ha ammesso anche Frederic Vasseur al momento dell’annuncio su un’eventuale prima guida della Scuderia Ferrari.

Tardozzi, attenzione massima tra Bagnaia e Bastianini

Le telecamere saranno puntate sulla Ducati nella prossima stagione. Da campioni del mondo avrebbero potuto fare scelte più comode, ma per meritocrazia hanno dato il sedile più desiderato della MotoGP ad Enea Bastianini. Il team manager della casa bolognese, in una intervista rilasciata ai colleghi di MotoGP.com ha ammesso che è molto “bello vedere nuovamente il numero uno ed è un piacere particolare rivederlo sulla moto. Il 2023 sarà molto duro, con 42 gare sarà una stagione difficile a prescindere dagli avversari. I nostri rivali sono comunque molto forti, ma credo che tanto Pecco quanto Enea possono puntare al campionato del mondo”.

Entrambi avranno la possibilità di vincere il titolo, ma per tenere la Ducati al vertice la coppia dovrà anche e soprattutto cooperare. Non dovranno ripetersi gli errori del 2022.  “L’anno scorso non siamo partiti bene, quest’anno dobbiamo assolutamente evitarlo. Per quanto riguarda Pecco, dovrà accettare qualche risultato davvero non al top se vorrà bissare il mondiale. Bisognerà essere costanti, perché il campionato sarà lunghissimo”, ha ammesso Tardozzi. Parole che suonano anche come un rimprovero a Bagnaia che avrebbe potuto chiudere prima i giochi. Data la superiorità tecnica della Desmosedici, il torinese avrebbe dovuto dominare, ma ad inizio stagione si lamentò di un ruolo di tester che, in sostanza, non ha ricoperto. La casa di Borgo Panigale è stata paziente e ha reso possibile il sogno mondiale.

Per quanto riguarda Enea, credo che anche lui abbia ottime possibilità di fare bene e a discapito di quello che ho letto sui giornali, non penso che ci saranno problemi tra di loro. Li vedo bene insieme, li ho visti comunque con un buon feeling: quando sono con la squadra fanno colazione, parlano tra di loro. Poi è chiaro che avranno lo stesso obiettivo, ma sono entrambi consapevoli che dovranno cooperare per il meglio di Ducati e lo vogliono fare”, ha concluso il manager della Ducati.

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