Verstappen è furibondo: la sua scelta fa discutere tutti

Max Verstappen ha usato parole molto forti dopo quello che gli è capitato in questo week-end. Ecco cosa ha detto il campione.

Tra poco più di due settimane verrà presentata la nuova Red Bull RB19, che si svelerà a New York venerdì 3 febbraio. La speranza è che il team di Milton Keynes vada a mostrare le reali forme della nuova vettura e non i soli sponsor come avvenne 12 mesi fa, con Max Verstappen e Sergio Perez che saranno ovviamente presenti in una delle città più belle ed amate del mondo.

Max Verstappen (ANSA)
Max Verstappen (ANSA)

Tre giorni dopo toccherà alla cuginetta AlphaTauri, ed anche lei toglierà i veli al nuovo modello nella Grande Mela, una grande operazione di marketing da parte della Red Bull. L’attesa è tutta per la vettura di Adrian Newey, che avrà il compito di difendere i due titoli mondiali arrivati lo scorso anno e che dovfrà confermare l’apertura di un nuovo ciclo vincente.

La Ferrari e la Mercedes sono chiamate ad uno sforzo notevole per cercare di arginare la dittatura di Verstappen, ma la cosa non sarà affatto semplice. La Red Bull ha raggiunto dei livelli tecnici, sportivi e politici che per gli altri sembrano ineguagliabili, anche se in questo sport non è mai detta l’ultima parola.

La RB19 ha il chiaro obiettivo di continuare a progredire in termini di peso minimo, visto che il vecchio modello, seppur nettamente superiore alla concorrenza, aveva ancora dei limiti da questo punto di vista. Il team di Milton Keynes può contare su un reparto tecnico eccellente e che sicuramente saprà gestire al meglio la situazione.

Nel frattempo, torna a far parlare di sé anche Super Max, che in queste ultime ore ha partecipato alla 24 ore di Le Mans virtuale, incappando però in una brutta delusione non dipesa dalla sua volontà. L’olandese ne ha approfittato per usare parole durissime contro l’organizzazione, nel suo pieno stile di personaggio che dice tutto ciò che pensa.

Verstappen, che rabbia per la 24 ore di Le Mans virtuale

Il fine settimana del 14 e del 15 gennaio è stato interessato dalla 24 ore di Le Mans virtuale, disputata da tanti piloti che hanno avuto un impatto notevole nel motorsport reale. Tra di loro c’è anche Romain Grosjean, ma soprattutto Max Verstappen, che si era allenato duramente per questa gara a cui teneva molto.

Il due volte campione del mondo di F1 ha corso con il team Redline nella classe LMP (Le Mans Prototype, quelli che concorrono per la vittoria assoluta). A condividire con lui l’abitacolo virtuale dell’Oreca 07 Gibson #1 c’erano Diogo Pinto, Luke Browning e Jeffrey Rietveld, ed il loro week-end era stato molto positivo.

Infatti, dopo essersi qualificati nelle prime file, questi ragazzi, assieme al pilota della Red Bull, avevano disputato una prima parte di gara tutta all’attacco, rimontando sui primi sino a salire addirittura in testa alla corsa, quando è poi accaduto l’incredibile. Verstappen aveva un minuto di vantaggio sul primo inseguitore e stava dominando la scena, imponendo un ritmo forsennato come un vero esperto dei sim racers.

A quel punto è saltata la connessione, e la sua vettura ha così perso ben due giri, ritrovandosi con la gara compromessa. In seguito, la medesima problematica si è ripetuta per ben due volte, sino a portare l’equipaggio al ritiro visto il grande distacco che si era creato con i primi della classe.

A tal proposito, il commento del campione del mondo è stato terribilmente duro, ma giustificabile vista la sua grande preparazione a questa gara e la sua fame di vittorie in qualunque ambito: “Che pagliacci, mi sono preparato molto duramente per questo evento, così come i miei compagni di macchina, e ci ritroviamo a dover commentare un simile livello da parte di chi organizza. Dico subito che non correrò più ed ora vado a cancellare il gioco, e la cosa positiva sarà l’avere più spazio libero sul computer“.

Se posso dare un consiglio, spero che tutti gli altri agiscano come me. Una cosa simile non può essere definita una gara, ma neanche un evento. Troppe volte è avvenuto un fatto simile, bandiere rosse messe in mezzo perché alcune macchine si ritrovavano escluse dalla gara senza avere la minima colpa. Credo sia stato un pessimo spettacolo, sono molto deluso dalla situazione“.

Come suo solito, Super Max non le ha certo mandate a dire, prendendosela con i server e, soprattutto, con l’organizzazione. Analizzando i fatti, si capisce che il pilota non ha tutti i torti, visto che ha passato diverso tempo ad allenarsi per una corsa che ha poi perso per colpe indipendenti dalla sua volontà. Il mondo delle gare virtuali deve crescere ancora molto per attirare i tifosi.

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