Come trasportare carichi sporgenti in auto: tutto quello che c’è da sapere

Spesso capita di dover trasportare carichi sporgenti con la propria vettura. Ma quali sono gli accorgimenti da rispettare? Cosa dice il Codice della Strada?

Trasportare carichi sporgenti in vettura non è cosa da poco e se lo si fa in modo scorretto si rischia una bella multa. Il Codice della Strada ci detta regole e soglie di tolleranza da rispettare. Ma in realtà basta un po’ di cura ed attenzione per evitare di compromettere la nostra sicurezza e quella degli altri.

Auto, carichi sporgenti (AdobeStock)
Auto, carichi sporgenti (AdobeStock)

Dell’argomento si occupa l’articolo 164 del CdS che specifica come il carico debba “essere posto in modo da evitare la caduta o la dispersione. Non deve diminuire la visibilità al conducente, né impedirgli la libertà dei movimenti nella guida. La stabilità del mezzo non dovrà essere compromessa, così come l’illuminazione e la segnalazione visiva, le targhe di riconoscimento e i segnali fatti col braccio”. In sintesi il carico non dovrà assolutamente e in alcun modo, infastidire chi è al volante

Carichi sporgenti, quali limiti

I carichi sistemati in vettura non dovranno eccedere i limiti di sagoma definiti dall’articolo 61,  secondo cui ciò che si sta portando sul tetto dovrà avere una larghezza non superiore ai2,55 metri. Va precisato che in questo dato non sono incluse le sporgenze determinate dagli specchietti retrovisori. Per quanto riguarda la lunghezza, non si può andare oltre i 4 metri.

E’ importante ricordare che il carico NON può sporgere longitudinalmente dalla parte antetiore. Al contrario può sporgere fino a 3/10 della lunghezza del mezzo stesso, dal posteriore, purché costituito da cose indivisibili.

Per capirci, se l’autovettura su cui stiamo ponendo il carico è lunga 4,2 metri, nel complesso non si potrà superare i 5,40 metri. Ciò significa che la sporgenza dovrà restare all’interno di 1,26 metri.

Cosa succedere però se il veicolo in causa è un autobus di linea, da noleggio, o da gran turismo? In questo caso è permesso l’uso di strutture portabiciclette inserite a sbalzo nella zona anteriore. La sporgenza longitudinale potrà toccare al massimo gli  80 centimetri dalla sagoma del mezzo.  Per quanto concerne i lati, non vi sono problemi, purché all’interno dei 30 cm dalle luci di posizione anteriori e posteriori. Tuttavia sbarre, carichi difficilmente visibili e posti in orizzontale, e lastre. NON possono sporgere lateralmente oltre la sagoma dell’auto.

Sempre secondo la normativa, gli accessori mobili, nelle oscillazioni, non possono sporgere al di là della sagoma. Ugualmente non possono strisciare a terra. Per questo esiste il divieto di trasporto o traino di qualsiasi cosa strisci sul terreno, seppur in parte sostenuto da ruote.

Carichi sporgenti, come agire se non si può fare altrimenti

Sebbene non capiti spesso di vedere utilitarie con grossi carichi sul tetto, può succedere di avere bisogno di trasportare qualcosa di particolarmente impegnativo. Cosa fare dunque?

Il Codice della Strada ci dà una risposta: “Se il carico sporge oltre la sagoma propria del mezzo, devono essere adottate le cautele idonee ad evitare pericolo agli altri utenti. In ogni caso, la sporgenza longitudinale deve essere segnalata tramite uno o due speciali pannelli quadrangolari, rivestiti di materiale retroriflettente, posti alle estremità della sporgenza, così da risultare costantemente in linea all’asse del veicolo”.

Il pannello, non può essere un cartello qualsiasi, bensì deve risultare conforme al modello approvato. E deve essere esposto agli estremi. Quindi, se il carico sporge longitudinalmente, bisogna segnalarlo attraverso i pannelli posti nelle due cime della sporgenza.

Se invece il carico pende in senso laterale non è necessario alcun pannello.

Carico sull’auto, a cosa prestare attenzione

Come abbiamo potuto capire dall’analisi fatta sopra il Codice della Strada identifica misure, sporgenze e tolleranze, ma si concentra anche sui comportamenti da tenere mentre ci appresta a porre il carico sulla macchina. Come detto, questo non deve creare ostacolo alla visibilità, né limitare i movimenti di chi sta guidando. Deve essere stabile, quindi, non muoversi. E non deve destabilizzare il veicolo stesso. Gli elementi identificativi della vettura come la targa, devono sempre essere ben visibili, così come le luci e i fari per mantenere al la sicurezza per sé e per gli altri utenti della strada. Per evitare sanzioni o pericoli è necessario segnalare i carichi con i dispositivi adatti.

Carichi sporgenti, quale cartello comprare

Se dobbiamo avvisare della presenza di carichi sporgenti sul nostro veicolo, è necessario dotarsi del classico cartello a strisce bianche e rosse disposte in obliquo. Questi segnalatori  devono essere omologati nel rispetto del regolamento 361, disposto dall’articolo 164 del Codice della Strada, R.G.7001HI D.D. 2947 datato 18 giugno 2015.  Il cartello, in alluminio, quadrato e dalle dimensioni di 50×50 cm, non può essere sostituito da segnalatori fatti in altro materiale, come ad esempio una bandiera con strisce oblique bianche e rosse.

Un capitolo a parte spetta alla marcia in autostrada. Cosa dobbiamo fare se dobbiamo affrontare una strada a scorrimento veloce con il carico? Le regole sono le stesse applicate su un percorso urbano o extraurbano.

Quali sanzioni se si infrangono le regole

L’articolo 164 del Codice della Strada stabilisce le sanzioni relative al carico ai commi 8 e 9. Chi infrange le disposizioni dovrà pagare una multa con importo che oscilla tra gli 87 e i 344 euro.

Se invece, le regole infrante sono quelle relative all’articolo 61, ovvero quando si circola con un carico che supera i limiti di sagoma, si dovrà pagare una sanzione che va da 419 a 1682 euro.

Un ultimo elemento da considerare e non sottovalutare, riguarda il fatto che se si viene beccati in castagna dalle forze dell’ordine, non si può riprendere il proprio viaggio. In pratica, non basta accettare a malincuore la sanzione ammnistrativa. Prima di poter ripatire bisognerà sistemare il carico nelle modalità stabilite dal Codice.

Qualora non fosse possibile mettersi in regola all’instante, l’autorità che ha fermato il conducente, dovrà ritirarne la carta di circolazione e la patente, e fare in modo che la macchina sia portata in un luogo ad hoc per mettere in opera la sistemazione.

Il ritiro dei documenti verrà messo a verbale. E solo una volta che il carico sarà posto nel modo più corretto e nel rispetto delle norme, il proprietario dell’autovettura potrà tornare in possesso degli stessi e avrà il via libera per rimettersi in marcia.

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