Verstappen torna su Abu Dhabi 2021: racconta un incredibile retroscena

A dodici mesi dal fatidico GP di Abu Dhabi 2021, Verstappen torna sulle emozioni provate, Hamilton e svela un retroscena inedito.

Ricordare Yas Marina 2021 è come entrare in un frullatore. Nello spazio di cinque giri è successo di tutto e di più. Anche per questo l’ultimo gran premio della passata stagione resterà per sempre nella mente di tifosi, protagonisti e addetti ai lavori, come uno dei più convulsi di tutti i tempi.

Era il 12 dicembre quando Verstappen tagliando per primo il traguardo, scriveva la parola fine al dominio Mercedes cominciato nel 2014.  Ad uscire sconfitto, però, non fu tanto il marchio tedesco, ancora campione costruttori, quanto Hamilton, che, si trovò a vivere l’esatto opposto di quanto gli era capitato nel 2008.

Il pilota della Red Bull Max Verstappen (LaPresse Foto)
Il pilota della Red Bull Max Verstappen (LaPresse Foto)
Associated Press/LaPresse
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In quel frangente, nella volata finale del Brasile, Lewis aveva beneficiato della pioggia. O meglio dei problemi creati da essa. Nella tornata conclusiva, la Toyota di Timo Glock, in forte difficoltà con le gomme, era scivolato indietro, aiutando, inconsapevolmente, l’allora pilota McLaren e penalizzando la Ferrari di Felipe Massa, convinto, per qualche secondo, di essersi aggiudicato il titolo. Quell’episodio creò scandalo e molti tifosi gridarono alla combine.

Lo scorso anno, invece, ad essere messa alla berlina fu la FIA, complice attraverso il direttore di gara Michael Masi che mal gestì il periodo sotto Safety Car seguito all’incidente occorso alla Williams di Nicholas Latifi, di aver agevolato il primo sigillo in carriera dell’olandese della scuderia energetica.

Verstappen e il ricordo di Abu Dhabi

Nonostante ormai sia passato un intero campionato, quella serata è ancora viva e presente. Certamente lo è nei ricordi di Max, che si trovò a coronare il suo sogno, a detrimento di Ham.

Tutto stava andando al meglio per lui. Poi però è successo quel che è successo“, le parole del figlio d’arte a Sky Sport a proposito del collega. “Avendo conquistato sette coppe, tra cui una all’ultimo giro, immaginavo che potesse comprendere le mie emozioni. Personalmente mi è dispiaciuto per lui, alla luce delle nostre battaglie. Nonostante alcuni momenti di tensioni, c’è rispetto reciproco“.

Restando alle fasi calde della corsa araba, in particolare alla tornata conclusiva, il 25enne ha svelato di aver avuto un attacco di crampi. Non esattamente quello che ci voleva.

Il nervoso mi ha giocato un brutto scherzo. Nel giro più importante della mia carriera, a malapena riuscivo a gestire l’acceleratore. Il mio piede era incontrollabile“, il suo racconto.

La strategia azzeccata dalla sua squadra, con le soft nuove montate, mentre il britannico della Stella aveva ancora le medie usate, farà il resto. “La maggior velocità e le gomme mi hanno dato una mano e io ci ho provato. Nessuno se lo aspettava. Nemmeno mio padre, o il mio boss. Nessuno credeva che avrei tentato il sorpasso. Una volta al comando, con il dolore che avevo sapevo di dover affrontare ancora due lunghi rettilinei. Alla fine ho stretto i denti”.

Ed infatti finalmente la sua forza mentale e fisica lo hanno premiato.  “E’ stata l’emozione più grande della mia vita. E’ stato pazzesco. Me ne sono reso conto dal team radio. Tutti piangevano“, ha terminato identificando il suo primo sigillo come l’apice di un percorso partito quando praticamente era in fasce.

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