Verstappen ha la vita facile: il parere del campione è spietato

Per l’iridato 2016 di F1 Rosberg Verstappen non ha un compito difficile. E la ragione è sotto gli occhi di tutti.

A dispetto delle lodi sperticate arrivate un po’ da ovunque nei confronti di Max Verstappen, Nico Rosberg è scettico. Pur riconoscendo all’olandese di essere cresciuto e maturato nel corso degli anni, rafforzandosi e diventando sempre meno falloso, a suo avviso il due volte iridato avrebbe avuto e avrebbe tutt’ora la vita facilitata. Da cosa? Dall’essere il cocco del consulente Helmut Marko. Ciò significa poter usufruire di diritti da prima guida. Ciò che a lui, nel periodo di convivenza con Lewis Hamilton non era stato garantito.

Max Verstappen, Red Bull (LaPresse Foto)
Max Verstappen, Red Bull (LaPresse Foto)

Per la serie è facile aggiudicarsi i titoli se la squadra lavora solo per te. E come dare torto al figlio di Keke. Dal 2013 al 2016, anno che lo ha consacrato, aveva dovuto fare i conti con un compagno che non voleva mollare il colpo. Agguerrito e motivato ad entrare nella storia, l’inglese sfruttò a piene mani il via libera ottenuto dal boss Toto Wolff.  

E non a caso, al termine della stagione del sigillo Mondiale, il biondo di Wiesbaden, esausto sia a livello fisico, sia mentale, preferì salutare la compagnia piuttosto che restare ancora a macerarsi i nervi.

Verstappen non è un vero campione?

Entrando nel dettaglio della questione, il 37enne ha ricordato come nel suo periodo in Mercedes, il team cercasse di adottare un atteggiamento neutrale. Ciò malgrado la rivalità tra i due lati del box era palpabile. Ragione per cui non riuscì mai a scattare quel senso di unità che conta quando ci si sta giocando qualcosa di importante.

La mancanza di equilibrio in scuderia, rese impossibile avvicinarci. Dunque, proprio nella fase cardine della mia carriera mi sentì isolato“, ha confessato a La Gazzetta dello Sport. “Ecco perché per Max è più semplice. Lui è il driver di riferimento e lo è per l’intero garage. Ne consegue che l’atmosfera sia più distesa“, ha considerato.

Il fatto che il corridore di Hasselt sia tenuto nella bambagia, non incrina comunque il suo valore. Sulla scia di quanto sostenuto da David Coulthard, ex del Circus, oggi commentatore esperto per Channel 4, secondo cui per talento il #1 è uno dei più grandi di sempre, Nico ha esaltato la prestazione di quest’annata.

Ha la mentalità battagliera di Schumacher e Senna, inoltre non commette più gli errori di prima“, ha evidenziato l’ex della Stella. “Nessuno collega di marca è in grado di reggere il suo passo. E stiamo parlando di nomi come Pierre Gasly e Sergio Perez. Non certo degli scarsi“.

Nella recente stagione ha avuto un inizio complicato, con la Ferrari in gran spolvero che pareva potersi tenere dietro il team austriaco, ed invece alla fine ha fatto il record di vittorie. Tra l’altro scattando dalla pole position in poche occasioni. E molto più spesso dando vita a delle rimonte. A dispetto dei suoi 25 anni, ha già conquistato più corse di Fernando Alonso“, ha quindi concluso rimarcando la completezza raggiunta dopo essere stato un genio e sregolatezza, spesso borderline in termini di correttezza.

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