Chi è Andrea Stella, il nuovo team principal della McLaren

A dirigere il muretto della McLaren l’anno prossimo, sarà un italiano. Scopriamo chi è Andrea Stella e quali ruoli ha ricoperto.

Il 13 dicembre 2022 rimarrà nella storia come la giornata del rimpasto dei boss della F1, con il passaggio dall’Alfa Romeo alla Ferrari di Frederic Vasseur, dalla McLaren al Biscione di Andreas Seidl, e da Woking a Woking di Andrea Stella.

Fino ad Abu Dhabi direttore esecutivo del team inglese, l’italiano è stato promosso a team principal. Riconosciuto nell’ambiente per la sua grande professionalità, è riuscito a fare la scalata, appoggiato dal CEO Zak Brown e dai numerosi azionisti e colleghi che lo hanno ritenuto in linea con il progetto.

Andrea Stella (LaPresse Foto)
Andrea Stella in epoca Ferrari (LaPresse Foto)

L’obiettivo è quello di recuperare il terreno perso nell’ultimo decennio e proseguire un cammino che qualche nota positiva l’ha già portata. Certo il compito è impegnativo e il neo dirigente lo sa bene.

Sono realista in merito alla quantità di lavoro che ci attende per risalire la griglia. allo stesso modo sono entusiasta di far parte di questa sfida assieme ad una squadra piena di talento, esperienza, spirito sportivo e dedizione“, le sue parole nel comunicato di annuncio.

Chi è Andrea Stella, tutto il suo percorso

Ma andiamo a scoprire chi è il nuovo dirigente McLaren, che porterà un po’ del Bel Paese in un Circus sempre più nudo sotto questo punto di vista.

Nato ad Orvieto il 22 febbraio 1971, si è laureato in ingegneria aerospaziale all’Università Sapienza di Roma con una tesi sperimentale sulla scia delle eliche, elaborata nel Centro Esperienze Idrodinamiche Marina Militare della capitale. I suoi studi però non si esauriscono qui, dato che nel 2000 consegue il dottorato di ricerca in ingegneria meccanica portando avanti uno studio sperimentale sulla fluidodinamica delle fiamme con il centro aerospaziale tedesco, Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt.

Sempre in quell’anno entra nella gestione sportiva della Ferrari. Inizialmente come impiegato nella squadra test, quindi, a partire dal 2002 come veicolista per quanto concerne le auto di Michael Schumacher e di quella di Kimi Raikkonen, nell’anno della consacrazione.

Nel 2006 fa da ingegnere di pista per Valentino Rossi, quando questi cerca di avvicinarsi al mondo delle quattro ruote e in particolare del Cavallino.  Nel 2009, invece, affianca Iceman, Mentre successivamente si occuperà Fernando Alonso dal 2010 al 2014.

Trovatosi in sintonia con lui, deciderà di lasciare Maranello per seguirlo nel complesso e poco redditizio secondo periodo dell’iberico alla McLaren. Qui svolgerà l’esercizio di responsabile dei tecnici. E nel 2018 diventerà capo della performance. Acquisendo un ruolo di guida anche per quanto riguarda le comunicazioni con la FIA. Allo stesso modo si occuperà della gestione delle aree relative all’analisi e allo sviluppo delle prestazioni della macchina.

Nel gennaio 2020 fa un altro step avanti nella scala dirigenziale. Divenendo direttore esecutivo di corsa, fino alla promozione di queste ore, al vertice dell’equipe di Woking, rimasta orfana di Seidl che, appunto, andrà al timone della Sauber, in attesa dell’ingresso di Audi in F1 nel 2026.

Sotto il profilo personale e della vita privata non si hanno informazioni. Certamente Stella è uno dei personaggi più rispettati e seri del paddock. E il suo intenso e significativo curriculum a ne è testimonianza.

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