Ferrari, all’asta un modello appartenuto a Niki Lauda: è pazzesca (FOTO)

Una Ferrari 365 GT4 2+2 appartenuta a Niki Lauda è stata battuta all’asta nelle ultime ore. Ecco quanto vale e le sue caratteristiche.

Tra Niki Lauda e la Ferrari c’è stata una storia d’amore lunga tanti anni, che ha portato alla conquista di ben due titoli mondiali piloti, arrivati nel 1975 e nel 1977. Il pilota viennese, dopo aver corso i primi anni in F1 con March e BRM, venne chiamato a Maranello nel 1974, grazie alle richieste di Clay Regazzoni che lo volle fortemente al suo fianco.

Ferrari Niki Lauda (ANSA)
Ferrari Niki Lauda un modello appartenuto all’austriaco all’asta (ANSA)

Lo svizzero fece una richiesta chiara al Drake, dicendogli di ingaggiare Lauda per via delle sue grandi qualità nel migliorare le monoposto. La 312 B3-74 del 1974 consentì al Cavallino di giocarsi sino all’ultima gara il mondiale piloti, con Regazzoni che fu beffato per un nulla dalla McLaren di Emerson Fittipaldi.

Lauda ottenne le sue prime vittorie in F1 in Spagna ed in Olanda, nulla in confronto a ciò che sarebbe successo l’anno dopo. L’austriaco dominò completamente la scena nel 1975 grazie alla fantastica 312 T progettata dall’ingegner Mauro Forghieri, la prima con cambio trasversale.

Niki si impose in ben cinque occasioni, chiudendo i conti a Monza, con una gara di anticipo rispetto al gran finale di Watkins Glen, nel GP degli Stati Uniti dove Regazzoni fu beffato l’anno prima. Niki dominò la scena anche nelle prime tappe del 1976, quando il rivale per il titolo divenne James Hunt, passato alla McLaren.

Quella stagione divenne il teatro ideale del film “Rush“, uscito nel 2013 con la regia di Ron Howard. La prima parte di campionato vide la Ferrari dell’austriaco allungare in classifica, sino al drammatico GP di Germania del primo agosto. L’incidente del Nurburgring Nordschleife portò Lauda alla completa sfigurazione a causa delle ustioni riportate, ma la voglia di tornare in pista fu più forte del dolore.

Niki fu al via del GP d’Italia di un mese dopo, chiudendo con un fantastico quarto posto. Il mondiale si decise in Giappone, in quel del Fuji, sotto una pioggia torrenziale, in una giornata che entrò nella storia della F1. Lauda, dopo poche battute, decise di riportare ai box la sua Rossa, optando per un ritiro volontario viste le pericolosissime condizioni del tracciato a causa della pioggia battente.

Hunt ottenne così il terzo posto che gli consentì di prendersi il primo ed unico titolo in carriera, mentre Lauda si rifece l’anno dopo cannibalizzando la stagione del 1977. In seguito, arrivò la rottura con il grande Enzo, che lo portò a trasferirsi alla Brabham nel 1978.

Dopo un primo ritiro dalla F1, l’austriaco tornò a bordo della McLaren nel 1982, diventando campione del mondo per la terza volta nel 1984, sconfiggendo per appena mezzo punto Alain Prost. La leggenda viennese, dopo essere stato uno dei principali fautori dei trionfi Mercedes degli ultimi anni, si è spenta il 20 maggio del 2019 dopo una lunga malattia, ma la sua leggenda vivrà in eterno.

Ferrari, all’asta la 365 GT4 2+2 di Niki Lauda

Negli ultimi giorni è stata venduta all’asta una meravigliosa Ferrari, vale a dire la 365 GT4 2+2, con un prezzo di partenza di circa 30 mila euro. Non si tratta di un modello qualunque, dal momento che questa vettura, a partire dal 1973, appartenne a Niki Lauda, colui che riportò il Cavallino al mondiale nel 1975 dopo 11 anni di digiuno dall’ultima volta, risalente al 1964 con John Surtees.

La storia di questa vettura è legata ad un grande gesto di Enzo Ferrari, che la regalò all’austriaco a seguito della sua firma con la Scuderia modenese, avvenuta proprio alla fine del 1973. Il suo design fu affidato a Pininfarina, e venne presentata al Salone dell’Automobile di Parigi del 1972.

Gli esemplari prodotti furono davvero pochi, soltanto 521, di cui uno di questi regalato proprio al tre volte campine del mondo austriaco. Il motore era una V12 posto all’anteriore, che erogava una potenza massima di ben 340 cavalli, un numero davvero importante se consideriamo che stiamo parlando di una supercar risalente a mezzo secolo fa.

Una Rossa così è in grado di far battere i cuori a tutti gli appassionati, e siamo sicuri che all’asta di qualche giorno fa ci sia stata una gran fila per potersela accaparrare. Va detto che, considerando il suo valore, la base dell’asta non era affatto alta come prezzo, e non mancheremo di farvi sapere il nome del fortunato che è riuscito a portarsela a casa.

I nomi della Scuderia modenese e di Lauda verranno sempre accomunati da un legame inseparabile, come dimostra l’ultima volontà del pilota austriaco, che decise di farsi seppellire proprio con una tuta della Rossa. In queste immagini, potrete godervi la bellezza di questo capolavoro di ingegneria, che da poche ore ha finalmente un nuovo proprietario.

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