La F1 si prepara ad un grande scossone: dal 2026 la FIA cambia tutto

La FIA starebbe pensando di introdurre alcune novità tecniche importanti in F1 a partire dal campionato della rivoluzione motoristica.

A partire dal 2026, ovvero da quando entrerà in vigore la nuova normativa relativa ai propulsori, potrebbe essere inserita sulle vetture l’aerodinamica attiva. Al principio si era discusso di una possibile implementazione dell’efficienza legata ai consumi, attraverso monoposto dotate di configurazione a basso drag per i rettifili e ad alto downforce per le curve. Poi però si è optato per una soluzione più adatta a garantire lo spettacolo, eliminando il tanto criticato DRS che, secondo i puristi ha snaturato la bellezza delle manovre di sorpasso.

F1 (LaPresse)
F1 (LaPresse)

Attraverso l’escamotage di cui sopra, si spera di agevolare i duelli. Questo perché riducendo la deportanza di chi detta il passo, gli si impedisce di scappare via. In sintesi, si vorrebbe rendere le corse più incerte, a partire dal leader che in questa maniera potrebbe essere tenuto a bada a nell’eventualità superato.

Addio dunque alle corse dominate dalla partenza, all’arrivo. La direzione che il Circus vorrebbe prendere è esattamente quella opposta, forte del riscontro avuto in questa stagione, al debutto delle vetture ad effetto suolo, che hanno reso i duelli ravvicinati più fattibili rispetto al recente passato.

F1 del futuro: la nuova proposta della FIA

Secondo quanto riferito ad Autosport dall’ex responsabile sportivo della top class a ruote scoperte ora in pensione Ross Brawn, gli ultimi incontri delle teste pensanti della massima categoria sarebbero decisi a rendere concreta questa proposta. “A mio avviso è un passo avanti in termini di efficienza, oltre ad essere molto interessante”, ha dichiarato, snocciolando poi gli interrogativi più pragmatici.

Resta ancora da capire come può essere applicata e se si può fare in modo sicuro. In ogni caso l’aerodinamica attiva è già presente con il DRS. La domanda, però è se sia fattibile in maniera più significativa“, ha argomentato, stressando poi il concetto di un evidente modifica dalle gare a cui assistiamo oggi.

Si potrebbe far sì che, all’approssimarsi al leader della gara, chi è davanti perda un po’ di carico, mentre chi insegue lo guadagni. Ci sono degli accorgimenti che si possono usare. E può diventare un’opportunità“, ha proseguito nella sua riflessione, mettendo le mani avanti.

Nulla, infatti, è stato ancora definito e si viaggia sul piano delle ipotesi. Tuttavia, ciò che è certo è che quello del 2026 sarà un Mondiale dalle grandi trasformazioni. E tra queste potrebbe figurare altresì il DRS al contrario, proprio per la sua capacità di compromettere il downforce.

Per comprendere al meglio le implicazioni di una simile adozione, è stato attivato il capo della F1 per quanto concerne l’aerodinamica, tale Jason Sommerville.

In Federazione hanno accesso totale ai dati. Quindi, abbiamo deciso di affidarci a loro. Non che ci fossero problemi di riservatezza, ma è cruciale in fase di implementazione poter verificare tutte le informazioni del caso. E ovviamente l’ente regolatore lo può fare senza problemi“, ha infine svelato l’ex stratega Ferrari.

Per l’occasione la massima categoria sarà arricchita da alcune new entry di peso come Audi e tuttora non si escludere l’ingresso di Porsche.

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