Red Bull preoccupata per il futuro: è troppo dura da gestire

A fine 2022 la rivalità tra i piloti Red Bull è esplosa a livello mediatico, ma le parole di Horner ci fanno intendere ben altro. 

E’ partita come una battuta, ma la dichiarazione rilasciata da Christian Horner al termine della stagione di F1 fa immaginare che quanto si è vissuto nel retrobox della Red Bull negli ultimi mesi non sia stato all’acqua di rose.

Ma d’altronde si sa. Quando la posta un gioco comincia ad essere importante, tutti reclamano uno spazio e Sergio Perez, a fronte di una monoposto competitiva, ha preso a scalpitare, tutt’altro che disposto a fare il secondo di Verstappen.

Il team principal della Red Bull Christian Horner (LaPresse Foto)
Il team principal della Red Bull Christian Horner (LaPresse Foto)

Evidentemente in più di un’occasione, nel dietro alle quinte, tra i due si sono verificati episodi di tensione. Se non altro perché Checo ha sempre cercato di calcare la mano davanti ai media in caso di aiutino al compagno.

Tutto nella norma comunque, almeno fino al GP del Brasile, quando Max si è rifiutato di cedere la sesta posizione al vicino di box. Mossa che avrebbe dato una mano al messicano nella lotta con Leclerc per la seconda piazza nella generale piloti.

In quel caso, lo scontro è diventato plateale, nonché patrimonio di tv e broadcaster, trasformandosi in materia succulenta di commento nel periodo di pausa in attesa di Abu Dhabi.

A  tanti questa lotta interna all’equipe energetica ha fatto tornare in mente quella tra Vettel e Webber nel 2013, e in particolare il famoso ordine “Multi-21” impartito in Malesia e disatteso da Sebastian che, sulla carta, avrebbe dovuto lasciare la prima posizione a Mark. Fu quell’episodio, assieme ad altri minori, a far scoppiare la coppia che presto di sarebbe divisa.

Red Bull in subbuglio per problemi interni?

Il problema per il garage austriaco è che nel 2023 la line-up sarà ancora formata dagli stessi due piloti. Ciò significa che la battaglia potrebbe farsi ancora più feroce.

Il boss Christian Horner lo sa bene. E non è un caso che, parlando a Sky Deutschland, abbia definito  la gestione della vecchia coppia che tanti titoli ha regalato al team, una passeggiata rispetto al compito di adesso.

Con loro abbiamo vissuto momenti magnifici“, ha sostenuto con nostalgia. a Planet F1.

A proposito invece delle recenti parole del talent scout, nonché consulente della scuderia Helmut Marko, secondo cui Seb potrebbe tornare a Milton Keynes fra un po’ di tempo nelle vesti di coach e dirigente, il marito di Ginger Spice ha preferito non entrare nel merito, sottolineando soltanto come effettivamente il tedesco sia stato una parte fondamentale della storia del gruppo approdato in F1 nel 2005 come un progetto innovativo targato Dietrich Mateschitz, che volle acquisire la Jaguar per creare qualcosa di importante, riuscendo poi nel suo intento.

Vettel non mi ha mai dato un attimo di pausa, ma ho amato ogni secondo di quel periodo“, ha confidato, conscio, che certi istanti trionfali non si ripeteranno più a causa di una concorrenza molto più agguerrita e ravvicinata di quella dell’epoca d’oro della compagine bianco rossa.

Ed infatti la stagione a venire si annuncia piuttosto combattuta, ancora più di quella appena conclusa a Yas Marina. Di conseguenza non è detto che i risultati potranno essere replicati.

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