Verstappen, regolamento di conti con Perez: retroscena scandaloso

Max Verstappen ha scelto di non cedere la sesta piazza in Brasile al compagno di squadra, facendo perdere due punti al messicano. Ecco il motivo.

La lotta tra Sergio Perez e Charles Leclerc è serratissima. I due driver sono arrivati a pari punti all’ultimo atto del mondiale 2022, dopo una rimonta clamorosa del driver della Red Bull Racing. Il Checo ha approfittato degli incredibili sbagli della Scuderia Ferrari che hanno portato il monegasco dal lottare per la prima posizione vs Verstappen a soffrire il ritorno di Perez. Eppure la stagione per Charles era iniziata alla grande con vittorie e podi.

Max Verstappen Sergio Perez (Ansa Foto)
Max Verstappen Sergio Perez (Ansa Foto)

Strafalcioni strategici, avarie tecniche e qualche errore del pilota hanno reso possibile la rimonta del messicano. Inoltre, la Mercedes si è riportata a -19 dalla Rossa nei costruttori. Leclerc, dopo aver vinto 3 gare e ottenuto più pole di chiunque altro nel 2022, vorrebbe chiudere la stagione quantomeno da vice campione del mondo. Nell’ultimo weekend, nonostante tutti i problemi, Charles ha recuperato 5 punti, riportandosi a pari punti con Perez. Come Max, nel confronto con Hamilton lo scorso anno, il ferrarista ha il vantaggio di aver vinto più GP del messicano e per questo è avanti in graduatoria, nonostante l’ex aequo a 290 lunghezze. Sia Leclerc che Perez hanno chiesto, nel finale del Gran Premio del Brasile, di imporre un team order ai rispettivi compagni di squadra.

Carlos Sainz avrebbe anche acconsentito alla richiesta, perché come detto da Charles “ogni punto conta”, ma il muretto della Rossa ha congelato il podio dello spagnolo, evitando rischi. In casa Red Bull, invece, è scoppiata la bomba. Max Verstappen ha ricevuto l’ordine di non sopravanzare il messicano, ma alla S di Senna, infiascandosene del decisioni della squadra, ha sverniciato Perez in crisi sulle mescole medie. Horner, a quel punto, ha rassicurato il messicano che avrebbe riottenuto la sesta piazza se il bicampione del mondo non avesse sopravanzato l’Alpine di Fernando Alonso. Quest’ultimo è riuscito a tenersi stretta la quinta piazza, anche perché Verstappen non ha nemmeno provato il sorpasso. Perez ha capito di aver subito un torto e ha inveito in radio e nel dopo gara.

La sua strategia è stata rovinata dalla Safety Car e da una scelta infelice della mescola. Checo ha montato per l’ultimo stint di gara una mescola media, mentre tutti gli altri erano sulle soft. Alla ripartenza, dopo la rimozione della McLaren di Lando Norris, è crollata dalla terza piazza alla settima nel corso di poche tornate. Max Verstappen, invece, dopo il contatto con Lewis Hamilton nelle prime battute, è riuscito a recuperare dal fondo dello schieramento. Una volta tagliato il traguardo, Perez ha dichiarato: “Grazie per questo ragazzi. Così mostra lui chi è veramente“.

Verstappen non ci sta, scoppia il caso Perez

Max Verstappen, dal canto suo, alla squadra ha replicato: “Te l’ho giĂ  detto l’ultima volta, ragazzi non me lo chiedete piĂą, ok? Siamo chiari su questo? Ho dato le mie ragioni e lo sostengo. Non do la posizione a chi non mi ha dato la scia“. Un messaggio che richiamava ad un comportamento poco disponibile del messicano che non aiutò, nel pieno della lotta mondiale, il figlio d’arte di Jos con una scia in qualifica. Ai giornalisti Sergio Perez ha rincarato la dose, affermando di essere stato fondamentale nelle ultime due cavalcate mondiali del compagno di team. Checo e Max si sono presentati al cospetto di Horner, subito dopo la gara per chiarire la questione. Horner ha assicurato che i due piloti collaboreranno d’ora in avanti, a maggior ragione ad Abu Dhabi, per ottenere il secondo posto di Checo. Ecco come la pensa al riguardo Helmut Marko. 

“Max lo supporterĂ  – ha assicurato Horner – lavoriamo come una squadra e corriamo come una squadra. Questa è l’etica che ci ha permesso di conquistare così tanto successo quest’anno e che continuerĂ  a guidarci sempre piĂą lontano”. A quanto pare Sergio non ha sempre ragionato così, avendo commesso una grave irregolaritĂ  nelle qualifiche del Gran Premio del Principato di Monaco. Dopo aver siglato il suo miglior tempo, assicurandosi la P1, il messicano è andato a sbattere contro le barriere nel suo secondo tentativo. All’epoca era apparso un banale errore, ma osservando la scena e la telemetria, come ha spiegato Alberto Naska sul suo canale YouTube, la manovra di Perez è molto sospetta e funzionale a congelare le posizioni.

La sensazione è che il pilota ha spinto al massimo, ad ingresso curva, il piede sull’acceleratore per causare la perdita di controllo della RB18. E’ paradossale che i commissari di gara non avessero indagato prima, ma è altrettanto evidente dalle immagini che qualcosa non quadra. Un pilota esperto come Perez non avrebbe mai potuto fare un errore simile. E’ ovvio che all’interno del team qualcosa sapessero e Verstappen non ha gradito l’atteggiamento del compagno di squadra.

Tra loro c’è sempre stato un buon rapporto, soprattutto dopo le manovre di Sergio Perez ad Abu Dhabi, ma a questo punto risulta chiaro che qualcosa si è rotto. Ad ogni azione corrisponde una reazione e Verstappen, in Brasile, non ha voluto sentire ragioni. Sergio Perez, dopo le polemiche di Singapore per la mancata penalizzazione per non esser riuscito a mantenere la corretta distanza tra lui e la Safety Car, ha mostrato un lato oscuro che, difficilmente, sarebbe stato apprezzato da qualsiasi compagno di squadra. Nell’ultima tappa dovrà contare solo sulle sue capacità, difficilmente Max gli farà più dei favori.

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