Penalità a Verstappen ad Interlagos: la FIA spiega il motivo

Verstappen è stato penalizzato di 5″ per la manovra compiuta su Hamilton nel corso del GP del Brasile. La Federazione Internazionale svela perché.

Non si sono mai eccessivamente piaciuti. Ma quanto accaduto nella passata stagione, poi culminato nel gran finale di Abu Dhabi con il discusso successo della Red Bull #33, ha reso la relazione tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, ancora più testa e turbolenta.  Motivo per cui, non appena si presenta l’occasione, i due non si fanno problemi ad arrivare allo scontro.

E’ successo pure sul circuito dedicato a Carlos Pace domenica scorsa. In questo caso la “scazzottata” si è verificata all’altezza della S di Senna. Le due macchine sono entrate in collisione e l’olandese ha perso un pezzo dell’ala anteriore.

Max Verstappen e Lewis Hamilton in Brasile (LaPresse Foto)
Max Verstappen e Lewis Hamilton in Brasile (LaPresse Foto)

Immediato lo sfogo di entrambi via radio, nella speranza di una punizione. E così è andata. La voce di Ham è stata evidentemente più forte, e l’iridato in carica ha subito una penalità di 5″, ritenuta dall’interessato, ovviamente, ingiusta.

Tra l’altro, essendo stato reputato colpevole dal crash, la Federazione gli ha pure tolto 2 punti sulla patente.

Perché la FIA ha sanzionato Verstappen

A seguito di tale verdetto, in molti hanno storto il naso, in quanto l’episodio poteva essere archiviato come normale incidente di gara. Dunque, onde evitare ulteriori polemiche, l’ente governativo, ha reso note le ragioni che hanno portato il collegio giudicante ad intervenire.

Gli steward hanno analizzato le immagini da diverse angolazioni, compresi gli on-board e i video CCTV“, si legge sulla nota. “E sono arrivati alla conclusione che Max abbia tentato di superare Lewis all’esterno della curva frenando molto in ritardo. Non essendo riuscito a completare la mossa, il suo eccesso di velocità ha compromesso l’ingresso in curva 2 e da lì si è originato il contatto“.

Pur rilevando che il #44 avrebbe potuto concedere più spazio al punto di corsa della seconda svolta, i marshal hanno ritenuto il #1 maggiormente colpevole“, chiude il documento.

Il sinistro, ha di fatto reso complicato il gran premio di entrambi, trovatisi all’improvviso a dover rimontare. Per il britannico il recupero si è arrestato in seconda piazza. Per il driver di Hasselt in sesta.

Il figlio d’arte, già irritato per una vicenda controversa con il suo compagno di squadra Sergio Perez, a cui non ha voluto cedere la posizione nelle battute conclusive dell’evento per aiutarlo nella caccia alla piazza d’onore della generale, ha così commentato l’opinione definitiva dei federali. “Io ero all’esterno della curva 1. Stavamo lottando fianco a fianco. Non mi ha lasciato spazio ed era chiaro che ci saremmo scontrati. Ci siamo presi con le ruote“, la sua difesa a cui ha fatto seguire un appunto sulla prestazione della RB18. “Non ho fatto un bel GP. Non avevo passo e mancavo di grip. Ogni qualvolta ho provato a spingere, mi sono trovato senza aderenza“.

Non ha invece voluto soffermarsi più di tanto sulla questione il 37enne, il quale prima si è detto poco stupito dell’atteggiamento del rivale, quindi ha sottolineato come lo scontro abbia influenzato la sua gara. “Altrimenti avrei anche potuto vincere“, si è lamentato, rallegrandosi soltanto per la doppietta ottenuta dal team.

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