Sainz, frecciata alla Ferrari? Lo spagnolo si lamenta per un aspetto

Carlos Sainz sta per concludere una stagione deludente nonostante la prima vittoria. Ecco perché non può dirsi contento di quanto fatto.

La stagione della F1 targata 2022 è ormai alle battute finali, con due appuntamenti ancora da disputare. Nel prossimo fine settimana si correrà in Brasile, dove è in programma anche l’ultima Sprint Race dopo quelle di Imola e Spielberg, per poi concludere con il gran finale di Abu Dhabi il 20 novembre. Dopo venti gare, è tempo di bilanci per i piloti, ed un giudizio non troppo positivo è inevitabile per Carlos Sainz visto quanto messo in mostra sino ad ora.

Sainz (LaPresse)
Sainz (LaPresse)

Lo spagnolo è stato protagonista di un campionato troppo altalenante, che corrisponde ad un netto passo indietro rispetto alla passata stagione, quando concluse quinto in campionato con una monoposto non paragonabile a quella attuale. La Ferrari, almeno sino a Budapest, ha quasi sempre avuto l’auto migliore, salvo poi crollare nell’ultimo spicchio come ormai capita da oltre un decennio.

Sainz è ora sesto in graduatoria generale con 212 punti, a -4 da Lewis Hamilton e -19 da George Russell, con Charles Leclerc che lo precede per ben 63 lunghezze ed è ormai irraggiungibile visto che sono conquistabili ancora un massimo di 60 punti. Il figlio del due volte campione del mondo rally si è tolto alcune soddisfazioni, come la prima pole position conquistata a Silverstone e poi trasformata in vittoria, ma si è reso protagonista anche di gare che lasciano perplessi.

Dopo il secondo posto in Bahrain ed il terzo in Arabia Saudita, Carlitos ha commesso il primo, grave errore in Australia, finendo fuori pista al secondo giro. Il madrileno si è poi ripetuto andando a sbattere nelle qualifiche di Imola, ritirandosi poi in gara per via del tamponamento subito dalla McLaren di Daniel Ricciardo alla prima curva.

Lo spagnolo ha continuato a sbagliare spesso, come accaduto in Giappone dove è andato a sbattere dopo poche curve, o ad Austin quando si è fatto beffare al via da Max Verstappen, per poi essere speronato da Russell stesso ritrovandosi costretto all’ennesimo ritiro. Il ritardo di 204 punti dal campione del mondo rende bene l’idea di quanto la sua stagione sia stata complicata, ed anche con Leclerc si è vista una netta differenza.

Il monegasco, e questo è un dato di fatto, ha subito più rotture e strategie folli, che hanno quasi sempre favorito lo spagnolo, che nonostante questo è finito lontano anni luce in classifica. Come detto in apertura, rispetto al 2021 abbiamo visto un clamoroso passo indietro, ma Carlos non è affatto d’accordo con la nostra tesi.

Sainz, ecco il giudizio sulla sua stagione

Carlos Sainz ha rinnovato il proprio accordo con la Ferrari nel week-end di Imola, assicurandosi altri due anni a Maranello, esattamente come Charles Leclerc. L’Audi, che arriverà in F1 nel 2026, ha già avvertito che vorrebbe lo spagnolo in squadra, ma tutto dipenderà dalla competitività del Cavallino nel prossimo biennio ed anche dalle prestazioni di Carlitos, a cui è richiesto un passo in avanti.

Dopo il Gran Premio del Messico chiuso in quinta posizione, lo spagnolo è stato intervistato dalla “BBC“, alla quale ha raccontato le proprie impressioni sulla stagione che sta andando a concludersi: “So quanto Charles sia forte come compagno di squadra, ci sono alcuen condizioni in cui lui si esalta, ma non mi sento lontano da lui. Quest’anno ha guidato a un livello molto vicino a quello di Max o di qualsiasi altro pilota“.

Sainz ha esaltato la stagione del campione del mondo, affermando che non può sentirsi soddisfatto visto il grande ritardo in classifica mondiale: “Secondo il mio punto di vista, Max ha fatto una stagione davvero perfetta, a parte i due o tre errori che comunque capitano a tutti in un campionato così lungo. A me, a volte, è mancato qualche colpo di fortuna, ma comunque non posso sentirmi orgoglioso, perché non sono in testa“.

Carlitos sa che c’è ancora del lavoro da fare, ma lo stesso discorso vale per la Ferrari: “Il giorno in cui sarò in testa nelle classifiche sarà il giorno in cui sarò orgoglioso. Fino a quel momento, continuerò a lavorare per cercare di migliorare le mie performance. Voglio lavorare duramente durante l’inverno, tutti dobbiamo farlo per tornare ancora più forte, visto che rispetto allo scorso anno abbiamo già fatto un passo in avanti notevole“.

Il 2023 sarà l’anno della verità per la Ferrari e per i piloti, visto che la scadenza dei contratti si avvicina. I due “Carli” attendono di riavere tra le mani una monoposto competitiva, che regga il confronto con la concorrenza per tutto l’anno e non solo per metà stagione. Il tempo stringe ed occorre trovare una soluzione in fretta.

Impostazioni privacy