Ferrari, che disagio nei team radio: Leclerc è allibito

Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, ha fatto quasi fatica a trovare le parole per esprimere le proprie emozioni. Ecco cosa ha comunicato via radio dopo la bandiera a scacchi.

Il dialogo tra ingegnere di pista e pilota è sempre un tema cult. Che si vinca o si perda, le sensazioni riportate ai tecnici, seduti al muretto, hanno una importanza capitale nella valutazione del mezzo e della corsa. In questi anni ci siamo abituati a dialoghi accesi tra il bicampione del mondo della Red Bull Racing e il suo ingegnere di origini italiane, Lambiase, mentre in casa Ferrari la frustrazione a volte ha giocato un brutto scherzo. Quando non arrivano risultati è molto facile trascendere o, peggio, cadere in un silenzio assordante.

Charles Leclerc, Ferrari (Ansa Foto)
Charles Leclerc, Ferrari (Ansa Foto)

Charles Leclerc non è partito con grandi aspettative, nella tappa messicana, soprattutto dopo una serie di problemi clamorosi avvertiti in qualifica. Il monegasco ha provato a trarre il massimo potenziale possibile da una vettura con più problemi che qualità. Rispetto alla prima fase di stagione, la F1 – 75 è diventata una vettura quasi ingestibile, in alcune piste, per il pilota monegasco. L’auto scivola, degrada le gomme in modo preoccupante e non ha più quella agilità che rappresentava il vero punto di forza della wing car italiana. Sul piano della velocità di punta, la Red Bull Racing si è da subito dimostrata superiore. Nei lunghi rettilinei di Jeddah Max Verstappen dimostrò di avere un’arma in più rispetto al passato. La Rossa, nel 2022, ha cambiato filosofia, passando da una concezione, tipica da motorista, più telaistica.

Puntare tutto sulla velocità, negli anni precedenti, non aveva pagato nelle difficili cavalcate di Sebastian Vettel. Partendo da un foglio bianco i tecnici della Rossa hanno cercato di bilanciare le performance del nuovo motore Superfast con una vettura leggera e agile nei tratti misti. Ciò che era, storicamente, un problema è diventato un punto di forza, ma nel tentativo di massimizzare al massimo le prestazioni della Power Unit, su un telaio avveniristico, i tecnici hanno perso di vista l’affidabilità. Nel corso della stagione sono emersi dei problemi tecnici che hanno condizionato il cammino dei driver della Rossa. Diversi motori sono andati in fumo, facendo prendere il largo ai rivali della Rossa. Di certo, come ha ammesso lo stesso Binotto, la squadra avrebbe anche potuto vincere il doppio delle gare, ma non sarebbero bastate contro una Red Bull Racing superiore sotto ogni aspetto.

Al momento, la Rossa è crollata alle spalle, in termini di passo gara, anche della Mercedes. La crescita nella seconda parte di stagione della W13, a prescindere dagli errori strategici e dei piloti, lancia un monito anche sullo sviluppo del mezzo. Da anni la Rossa non riesce ad aggiornare l’auto nel corso della stagione, in modo decisivo, per lottare sino alla fine per un riconoscimento iridato. E’ accaduto ai tempi di Fernando Alonso e, più di recente nell’era ibrida, nel 2017 e 2018 con Sebastian Vettel. I competitor hanno sempre cambiato marcia nella seconda metà di stagione, grazie agli aggiornamenti. Nel 2019, invece, dopo la pausa estiva si sa come è finita per la SF90. In questi anni, step by step, Mercedes e Red Bull Racing hanno costruito solide realtà che hanno monopolizzato il vertice della Formula 1.

Ferrari, team radio preoccupanti

In casa Ferrari, ogniqualvolta si è vicini all’ottenimento di un risultato, accade un evento che evidenzia lo scarso potere politico degli uomini al vertice del Cavallino. Al di là delle smentite è sembrato evidente che la direttiva anti porpoising abbia segnato il percorso della F1-75 nella seconda parte di stagione. L’ultima vittoria della Rossa è arrivata più di tre mesi fa, in occasione della tappa austriaca al Red Bull Ring. Da Spa Francorchamps, la Scuderia ha dovuto modificare l’altezza da terra. Da allora i risultati sono stati pessimi per entrambi i piloti. I distacchi si sono dilatati in modo abnorme. La Ferrari ha dovuto alterale drasticamente le sue configurazioni set up per limitare l’usura della tavola. Di conseguenza con un bilanciamento andato a farse benedire ne è derivato un degrado gomme preoccupante.

Leclerc ha chiuso la corsa del Messico al sesto posto, ad oltre un minuto dal compagno di squadra. Una volta tagliato il traguardo Xavier Marcos Padros, ingegnere del #16, ha detto: “hai fatto un buon lavoro nel gestire tutto”. Lo spagnolo, originario di Barcellona, ha cercato di rincuorare Leclerc. Quest’ultimo non ha risposto subito. Dopo qualche secondo ha confessato che è stato molto difficile e poi ha parlato di overheating, anche se non è stato il problema principale del weekend.

Charles ha chiesto il distacco dal suo teammate e il suo ingegnere è rimasto in silenzio. Charles ha dichiarato, nel team radio, “puoi sentirmi?Xavier ha confermato di si e ha spiegato che è arrivato a 30 secondi dalla Mercedes di George Russell. Leclerc ha compreso che non sarebbe cambiato nulla e ha lanciato un messaggio chiaro al team: “Speriamo in Brasile di essere più forti”. Xavier ha replicato al suo pilota: “lo saremo!” Vedremo cosa sarà in grado di fare la Rossa nella tappa di Interlagos, ma le premesse non sono delle migliori.

https://www.youtube.com/watch?v=dL_UczYbGsw

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