F1, Red Bull illegale? Binotto non ha dubbi e ridicolizza Horner

Clamorosa bordata del team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ai rivali della Red Bull Racing. La sentenza sul budget cap continua a generare aspre polemiche. 

La Red Bull è stata punita con una riduzione del 10% del tempo in galleria del vento nei prossimi 12 mesi e una multa di $7 milioni per aver violato il Budget Cap nel 2021. Una sentenza pattuita che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti gli altri team di F1. Dopo le accuse dei team principal di Mercedes e McLaren è arrivato il turno di Binotto che ha lanciato una frecciata alla squadra austriaca, campione del mondo anche nella stagione in corso.

Mattia Binotto Ferrari (LaPresse)
Mattia Binotto Ferrari (LaPresse)

Interpellato da Sky Sport in merito al patteggiamento della Red Bull Racing, l’ingegnere di Losanna ha dichiarato: “Io stesso credo di aver detto ad inizio di questa stagione che il controllare le spese dei team è un fattore determinante. Questi campionati si possono giocare sul budget e così si è rilevato. Le voci di Singapore sono state in qualche modo confermate. C’è un team che ha speso più di tutti e c’è un team che era difatti illegale. Nel 2021 (il team Red Bull) è stato l’unico team illegale da un punto di vista di spesa. È andato oltre il tetto in modo significativo. Due milioni fanno la differenza perché comportano un paio di decimi a giro e forse quel paio di decimi a giro ha modificato le sorti del campionato scorso”. 

Per l’ingegnere di Losanna, in sostanza, il mondiale scorso potrebbe essere stato falsato. La penalità economica, inoltre, non farebbe una differenza sostanziale per un colosso come Red Bull. “La riduzione in galleria del vento, da parte nostra, se non accompagnata dalla riduzione di budget cap lascia comunque libertà di spendere tutti i tuoi soldi”. In effetti la Red Bulla Racing potrebbe investire le sue risorse in altre aree per colmare l’eventuale gap. Secondo Horner con un 10% di tempo in meno in galleria del vento la monoposto del 2023 potrebbe andare incontro ad una perdita di 2 decimi minimo al giro, sino al mezzo secondo. Secondo Mattia Binotto non è assolutamente vero. 

Io capisco che lo faccia per giocare la sua parte e per far capire che la pena è importante ma per noi invece è trascurabile per il motivo che dicevo prima. Se non è accompagnata dalla riduzione di spesa di budget cap, i soldi li hanno quanto gli altri team per poterli spendere magari non aerodinamica ma sul peso vettura, sospensioni e quant’altro”. Si tratterebbe quindi di una pena leggera che non sposta gli equilibri, soprattutto perché la Red Bull ha già acquisito un vantaggio notevole nel 2022. Le vetture del prossimo anno non saranno molto diverse rispetto a quelle attuali. In questa annata la squadra con sede a Milton Keynes ha dominato la scena, vincendo ben 15 gare. Verstappen ne ha conquistate 13, mentre Perez ne ha vinte due. F1, la mazzata di Alonso ad Hamilton: Max Verstappen se la ride. Non perdetevi il Gran Premio di Città del Messico. Cliccando qui troverete gli orari del Gran Premio.

La Ferrari non è intenzionata a seguire il modello Red Bull, in futuro. “In Ferrari non intenderemo sforare. Vogliamo rimanere legali perché penso che questo sport è fatto anche dell’importanza di essere legali su tutti i fronti. Io spero che anche gli altri team si adegueranno e per questo penso che il punto successivo è, a questo punto, assicurarsi che anche quel che è un 2022 venga certificato molto presto, ad inizio del prossimo anno. Non si può attendere ottobre 2023 per certificare il 2022. Ormai tutti noi abbiamo un anno d’esperienza, incluso Red Bull, perché ci siamo tutti fatti le ossa. Credo che non ci siano più scuse per essere in qualche modo legali su fronte delle spese”. 

Binotto sui problemi della Ferrari 

Dopo aver espresso dei giudizi severissimi sulla Red Bull Racing e la violazione del Budget Cap. Il team principal della Ferrari si è concentrato, sempre ai microfoni di Sky, sui problemi della F1 a Città del Messico. Non abbiamo ancora i dati del motore di Charles. Si è rotto il DRS a Leclerc nell’ultimo tentativo. È una pista, inoltre, difficile da affrontare. C’è poco grip, ma è una costante ed è una caratteristica di questa pista, è tutto più critico anche per la PU e ci possono essere fenomeni di pompaggi, tutte cose che si sanno. Che sarebbe stata una qualifica serrata lo sapevamo. Se Sainz avesse messo insieme i settori sarebbe andato in prima fila, però è difficile“. 

La Q3 sfortunatamente è andata così, poteva capitare ad altri, ma è capitato a noi. Questa è stata una qualifica spettacolare, dobbiamo voltare pagina e guardare a domani. La gara sarà meno complicata perché tutti avremo il carico di benzina e tutti i tempi saranno dilatati. Oggi eravamo sul ghiaccio, sul filo del rasoio, domani invece sarà tutto più semplice. La gara sarà serrata e sarà bella da vedere. Pensiamo che la configurazione più carica sia la migliore in generale su questa pista, sia in qualifica che in gara per gestire il degrado delle gomme. Siamo col massimo carico come Mercedes e abbiamo la stessa velocità. Non siamo troppo carichi. Tireremo le somme domani”, ha concluso l’ingegnere di Losanna. 

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