Toto Wolff risponde alla Red Bull: ecco cosa pensa del caso Budget Cap

Toto Wolff ha commentato le sanzioni che la Red Bull dovrà scontare per aver violato il budget cap del campionato di F1 2021.

Il caso Red Bull è chiuso. La FIA ha ufficializzato che per il superamento del budget cap della scorsa stagione è stato raggiunto un accordo sulle sanzioni. Non è stato adottato il pugno duro, come più di qualcuno auspicava.

Toto Wolff (ANSA)
Toto Wolff, team principal Mercedes F1 (ANSA Foto)

La Mercedes era sul piede di guerra quando è uscita la notizia della violazione del tetto di spesa da parte della scuderia di Milton Keynes. L’accusa è stata quella di aver conseguito dei vantaggi tecnici che altrimenti non sarebbero stati possibili. Tuttavia, la Federazione ha ravvisato che i soldi extra non sono stati impiegati per lo sviluppo della monoposto.

Inoltre, la violazione è di 1.864.000 sterline e dunque inferiore a quanto era trapelato nelle settimane scorse. Anzi, considerando pure un corretto utilizzo del credito di imposta, lo sforamento sarebbe di 432 mila sterline. La FIA ha affermato che non c’è stata malafede e neppure un intento fraudolento. Il team anglo-austriaco ha cooperato per fare completa chiarezza sui costi sostenuti nel 2021.

L’Accepted Breach Agreement ha prodotto una multa da 7 milioni di dollari da pagare entro 30 giorni e una riduzione del 10% del tempo a disposizione per svolgere test in galleria del vengo e CFD. È soprattutto quest’ultima sanzione che può avere un peso.

Mercedes, Wolff reagisce alla sentenza Red Bull

Toto Wolff, interpellato da Autosport.com sulla vicenda, ha espresso il seguente punto di vista: “Penso che qualsiasi penalità per noi sia troppo poco, mentre per loro sarà troppo. Una riduzione del tempo in galleria del vento è dannosa. Quanto dannosa è difficile da dire. In termini assoluti 7 milioni di multa sono tanti, però forse per la Red Bull non è così”.

Il team principal spiega che la Red Bull non paga solo a livello sportivo ed economico il fatto di aver violato il budget cap: “Il danno reputazionale è probabilmente la cosa più grande e nessuna squadra vuole questo. I nostri azionisti e i nostri partner ci richiedono trasparenza e conformità”.

Wolff rimane comunque convinto che la scuderia di Milton Keynes possa avere avuto qualche vantaggio tecnico sforando il limite di spesa del 2021: “Questo è uno sport di guadagni marginali, tutto il resto sono chiacchiere. Comunque nulla è stato nascosto sotto il tappeto, la FIA ha mostrato forte governance ed è incoraggiante vedere come ha agito”.

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