Ferrari, sarà rivoluzione sulla vettura 2023: pronta a copiare Red Bull

La Ferrari dovrà rivedere diversi passaggi per sperare di giocarsela il prossimo anno, dopo un’annata deludente. Ecco le modifiche attese.

Ci sarà molto da riflettere in casa Ferrari a seguito di un 2022 che era iniziato nel migliore dei modi, ma che si sta concludendo in maniera disastrosa. La Rossa, considerando il potenziale messo in mostra nella prima parte di stagione, ha portato a casa la miseria di quattro vittorie, lasciando tutte le altre alla Red Bull che si gode ben quindici affermazione, ed ovviamente la conquista di entrambi i titoli iridati.

Ferrari F1-75 (LaPresse)
Ferrari F1-75 (LaPresse)

Visto lo strapotere della RB18 e di Max Verstappen, sono ormai tutti pronti a scommettere su ciclo del team di Milton Keynes e del fenomeno olandese, che adesso non ha davvero rivali. La sua rabbiosa rimonta nel finale del Gran Premio degli Stati Uniti è stata una dimostrazione di forza inquietante per la Rossa e la Mercedes, con Charles Leclerc prima e Lewis Hamilton poco dopo che sono stati inghiottiti dal campione del mondo.

Come lo batti un tandem così forte? La risposta, sulla carta, è semplice: cercare di seguire la direzione di sviluppo della squadra migliore, ma per Ferrari e Mercedes ciò non sarà affatto facile. Quando si accumula un vantaggio tecnico del genere, alla luce di regolamenti così stringenti, è difficile pensare di chiudere il gap in breve tempo, come ha dimostrato il ciclo dominante del team di Brackley che si è concluso solo ultimamente.

La Rossa era partita fortissimo, ma durante l’anno si è andata sfaldando, anche a causa dei problemi alle power unit e dei troppi errori strategici. Come se non bastasse, dal Belgio in poi ci si è messa anche la perdita di performance, che in alcuni casi ha costretto i piloti della Rossa a guidare la terza vettura più veloce, alle spalle anche della Mercedes che ad inizio stagione era ad oltre un secondo di distacco.

La mancanza di sviluppi ha evidenziato quelli che sono ormai difetti cronici delle vetture di Maranello, che si trascinano negli anni nonostante i tanti cambiamenti regolamentari. Da quando è arrivata la Pirelli, la F1 è diventata dipendente dalle gomme, e la vettura più forte è quella che le sfrutta al meglio allungandone anche la durata.

Da questo punto di vista, la Red Bull ha il vantaggio di mandare subito in temperatura le coperture, ma è anche quella che le usura più lentamente. La Rossa, invece, fa fatica a scaldarle, e dopo pochi giri le manda in “overheating”, ovvero in surriscaldamento, a causa di un anteriore poco efficiente. Tutto ciò potrebbe dipendere da uno schema sospensivo non all’altezza, ed in chiave 2023 è pronta una rivoluzione.

Ferrari, probabile il passaggio al pull rod della Red Bull

La Ferrari potrebbe apportare grandi cambiamenti nel 2023, e secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, si partirebbe da una copia della Red Bull. Infatti, pare che il Cavallino possa decidere di puntare sulla sopensione anteriore pull rod, quella su cui ha scommesso la RB18, vincendo pienamente contro i dubbi dei rivali.

Il pull rod venne attuato a Maranello tra il 2012 ed il 2015, ma all’epoca ci furono scarsi risultati. Le nuove regole hanno riportato in voga questa idea, ed Adrian Newey ha deciso subito di intraprendere questa strada, abbandonando il classico push rod che da sempre aveva contraddistinto le sue monoposto.

Le sospensioni della Ferrari in quest’annata sono divenute via via sempre più rigide per via degli sviluppi aggressivi portati ed anche della TD39 introdotta in Belgio, cosa che ha portato la vettura a surriscaldare eccessivamente gli pneumatici. A quanto pare, sembra plausibile anche l’abbandono dello schema dei doppi triangoli sovrapposti, tecnologia ormai datata e che non permette di competere con Red Bull e Mercedes.

Probabilmente, a Maranello si deciderà per il passaggio alla sospensione Multilink, ovvero a bracci multipli. C’è da sottolineare che durante lo scorso inverno si erano alzate diverse indiscrezioni riguardo allo schema sospensivo della monoposto ad effetto suolo che è poi scesa in pista, e si diceva che l’idea del pull rod potesse essere attuata già in questo 2022.

La questione ammortizzatori tiene banco da tantissimo tempo, ma all’interno della Scuderia modenese nessuno ha mai deciso di rischiare più di tanto, restando nettamente indietro rispetto alle rivali più accreditate. Che sia arrivato il momento della svolta? Questo è ciò in cui sperano i tifosi, ma la cosa non è ancora stata decisa.

Mattia Binotto ed il suo comparto tecnico stanno valutando quello che potrebbe essere il progetto migliore, ricordando che di tempo a disposizione non ne è rimasto molto. Con il mondiale che scatterà il 5 marzo (con due settimane di anticipo rispetto a questa stagione), le monoposto verranno presentate ad inizio febbraio, ed è bene decidere in fretta la strada da percorrere.

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