Ferrari, si teme ancora per l’affidabilità? Retroscena inquietante

Tifosi in ansia per le continue sostituzioni di componenti nelle Power Unit di Charles e Carlos Sainz. Arriva un dettaglio preoccupante per la Ferrari.

La Ferrari è entrata in un tunnel negativo con poche vie d’uscita. Il Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1 ha, nuovamente, fatto emergere un problema enorme della wing car italiana. I tecnici sono stati costretti a montare la sesta Power Uniti della stagione sulla vettura di Leclerc. Da regolamento è consentito l’utilizzo di 3 PU nel corso di una intera stagione. Se si monta la quarta si va incontro a 5 posizioni sulla griglia. Dalla quinta in poi, invece, le posizioni diventano 10. Charles, a tre gare dalla conclusione della stagione, è stato già costretto alla sesta Power Unit.

Ferrari F1 - 75 Leclerc (Ansa Foto)
Ferrari F1 – 75 Leclerc (Ansa Foto)

Una scelta strategica per intervenire sui problemi che hanno intaccato l’affidabilità della Rossa nel 2022. I motori, oramai, sono congelati ma si può intervenire per provare a trovare una soluzione in vista della prossima annata. La sostituzione sia del motore termico che il turbocompressore ha causato la partenza dalla dodicesima posizione del #16, dopo il secondo crono della qualifica. Il monegasco è stato bravo e fortunato a risalire nelle prime posizioni, lottando per la seconda piazza con Max Verstappen. Quest’ultimo ha avuto un problema nel montaggio della mescola anteriore sinistra ed è stato sopravanzato in pit lane dal ferrarista. I due hanno montato le stesse mescole medie, ma in teoria il #16 avrebbe dovuto avere il vantaggio di correre con un motore fresco. La F1 – 75 avrebbe dovuto reggere il testa a testa con il bicampione del mondo.

Per fare un confronto tra PU fresche e con un alto numero di chilometri, occorre ricordare il mismatch tra la Mercedes W12 di Hamilton e la RB16B di Verstappen nel finale della scorsa stagione. La tattica aggressiva della Stella a tre punte aveva messo in serie difficoltà il team austriaco, ma al momento la Rossa ha un problema di performance e di affidabilità. Sul piano delle prestazioni, gli avversari sembrano imprendibili, specialmente sul dritto. La F1 – 75 compensa nei tratti misti, ma sul passo gara, la RB18 è superiore. Persino la Mercedes, negli States, ha avuto un ritmo migliore della Ferrari. Lo scorso inverno i tecnici a Maranello hanno puntato con decisione su un motore dalle alte prestazioni, a costo di pagare sul lato dell’affidabilità.

Tante PU Superfast sono andate in fumo, dando una mazzata alle ambizioni di Leclerc e Sainz. Nonostante le tante pole position, la Scuderia non ha trasformato le partenze al palo in altrettante vittorie. I problemi sembrano essersi moltiplicati rispetto alla prima parte di stagione, dove i piloti della Rossa non pativano il medesimo degrado gomme. Ad Austin lo spagnolo è stato indiscutibilmente il più rapido in qualifica, battendo anche un asso sul giro secco come Leclerc. Tutto il lavoro dei giorni precedenti è stato buttato all’aria, nel giro di pochi metri. Sainz è stato colpito nella fiancata da Russell, palesando anche una fragilità preoccupante della vettura e ha dovuto alzare bandiera bianca. Sfortuna, ma in partenza avrebbe potuto fare di più.

La rivelazione sui problemi tecnici Ferrari

Archiviato il DNF di Carlos Sainz, la Rossa si è concentrata sulla rimonta di Charles. Favorito dall’uscita della Safety Car, il pilota ha risparmiato tempo nella prima sosta, ma è stato bruciato nel finale da Max Verstappen. Per questo motivo Leclerc è sembrato sconsolato a fine gara, immaginando di poter lottare per la prima piazza. Il suo ritmo è crollato, così come le sue gomme, portandolo quasi alla portata di Perez nelle ultime tornate. La Rossa ha assistito all’ennesima festa Red Bull per il trionfo nei costruttori, preparando la trasferta messicana con tantissimi dubbi nella testa. Ecco gli orari del prossimo GP in Messico.

L’aspetto preoccupante vive nella sensazione che Leclerc abbia ottenuto il massimo, come se ancora una volta, la Rossa si limitasse ad applaudire le vittorie altrui, senza poter essere della partita. La Red Bull Racing ha dominato la stagione con 15 vittorie contro le 4 della Rossa. Il mondiale è andato, ma le perplessità su un 2023 sulla falsa riga di quest’ultima annata è alto, anche perché gli aggiornamenti non avrebbero risolto i problemi della F1-75. Red Bull favorita dalla FIA? La decisione che fa imbestialire i fan.

Michael Schmidt, giornalista della rinomata Auto, Motor und Sport, ha affermato: “Binotto mi ha detto però che non è ancora certo che questo risolverà tutti i problemi al motore, ma è un chiaro passo avanti“. Lo sviluppo lascia ancora dei dubbi. La Rossa, in classifica costruttori, si attesta sui 469 punti, mentre la Mercedes ne ha accumulati finora 416. Il margine c’è per conservare la seconda posizione, ma a Maranello nessuno festeggerà la seconda piazza. Dopo un inizio da urlo, la Ferrari è crollata in modo sorprendente, sotto certi versi, ma in linea con gli ultimi quindici anni non all’altezza della storia del marchio.

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