Wolff, rivelazioni sulla Mercedes 2023: gli avversari già tremano

Dopo anni di dominio, la Mercedes ha dovuto cedere alla Red Bull, ma per il prossimo anno boss Wolff promette stravolgimenti.

Quel disegno estremo della W13 apparso per la prima volta nei test invernali del Bahrain aveva fatto sorgere un interrogativo in tutti i rivali. Sarà un flop o farà penare? Purtroppo per Stoccarda è stata vera la prima. Soprattutto nelle fasi iniziali del campionato, la Stella ha faticato e parecchio. Riuscendo a calcare il podio più per guai altrui, che per merito proprio. E le criticità non sono apparse soltanto in gara. Pure in qualifica Hamilton e Russell hanno dovuto lottare. Tanto che talvolta hanno mancato di passare addirittura il Q1.

Toto Wolff (LaPresse Foto)
Toto Wolff (LaPresse Foto)

Grazie all’intervento della FIA in corrispondenza del GP del Canada tramite la revisione dell’altezza da terra delle auto, e in seguito con la direttiva TD039 entrata in vigore dal Belgio, la squadra con base tra Brackley e Brixworth si è parzialmente ripresa, colmando leggermente il gap su Red Bull e Ferrari. E per un tratto, insidiando la Rossa per la seconda piazza costruttori.

Wolff anticipa le novità del 2023

Dopo un passo del gambero tra Singapore e il Giappone che ha evidentemente fatto sprofondare di nuovo nella disperazione il team. La ripresa di Austin ha fatto bene al morale. Il secondo posto di Lewis e la consapevolezza che se non ci fosse stato l’incidente al via anche George avrebbe potuto fare bene, ha dato morale.

In particolare al responsabile del muretto Toto Wolff che, guardando all’avvenire, non ha nascosto un certo ottimismo. Sebbene il rischio di chiudere il Mondiale senza nemmeno una vittoria sia concreto, il domani pare più roseo.

La prossima vettura sarà simile nell’estetica, ma completamente differente nella sostanza. “E’ chiaro che il dna della monoposto cambierà“, ha affermato il manager austriaco. “Nella fattispecie verrà modificata la carrozzeria e l’architettura del veicolo“.

Non è detto, dunque, che spariranno le pance ridotte all’osso. Mentre molto probabilmente il grosso del lavoro si concentrerà sul fondo. Radice delle problematiche aerodinamiche accusate finora.

E qui, possiamo dire che non tutto il male viene per nuocere. Terminare dietro al Cavallino significherà avere a disposizione qualche ora in più in galleria del vento. Circa il 14% in più del tempo. Un dettaglio non trascurabile.  Che potrebbe tornare piuttosto utile all’equipe germanica.

Per buona parte del 2021 siamo stati al vertice della classifica piloti. E abbiamo vinto la coppa costruttori. Di conseguenza per metà del 2022 abbiamo avuto il 7% in meno di disponibilità rispetto agli attuali campioni, e ancora di meno rispetto a Maranello“, ha denunciato il 50enne.

Ora le cose andranno esattamente all’opposto. Per cui concludendo terzi avremo un monte ore per lo sviluppo aerodinamico maggiore rispetto alla concorrenza che ci precede. Ed è proprio per questo che sono state fatte le regole. Per dare alla chance a chi deve recuperare di poterlo fare“, ha infine commentato da una prospettiva per lui inedita considerato che le Frecce d’Argento hanno vinto senza soluzione di continuità dall’avvio dell’era ibrida nel 2014, all’annata passata, quando Mad Max soffiò ad Ham il sigillo tra i conduttori

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