Sainz meglio di Alonso: il “primato” che fa sognare i tifosi Ferrari

Carlos Sainz è il poleman del Gran Premio di Austin in Texas con una prestazione sontuosa e in questo modo ha così superato Fernando Alonso.

Il Mondiale è ormai terminato per quanto riguarda la lotta per la prima posizione, ma questo non vuol dire di certo che le gare non abbiano più valore, con Carlos Sainz che ad Austin ha dimostrato il suo talento con una prestazione davvero superlativa che gli permette così di superare Fernando Alonso in una particolare classifica.

Sainz Alonso
Collage (Ansa Foto)

La stagione della Ferrari 2022 continua a essere un vero e proprio punto di domanda, perché se in gara la Red Bull si è dimostrata la monoposto superiore, in qualifica la Rossa continua a volare.

Di solito era Charles Leclerc a mettere in gara tutta la sua grinta e la sua classe per poter partire dalla Pole Position, ma in questo caso è toccato invece a Carlos Sainz realizzare un tempo sensazionale.

Per pochissimi millesimi è riuscito a chiudere davanti al compagno monegasco, con Charles che dovrà però partire dalla dodicesima posizione in seguito all’ennesimo cambio della Power Unit, fattore che dovrà essere tra i pensieri primari della Ferrari per il 2023.

Intanto però è tempo di concentrarsi sulla grandissima qualifica di Carlos Sainz, con lo spagnolo che ha dunque dimostrato ancora una volta di poter essere un pilota che merita una grande vettura come la Ferrari e dunque iniziano anche per lui ad arrivare i primi record.

La Spagna non è mai stata una nazione famosa per quanto riguarda la nascita di grandi piloti in grado di esaltarsi nel mondo della Formula 1, ma nel nuovo millennio un campionissimo come Fernando Alonso ha stravolto tutto.

L’asturiano infatti è stato capace di vincere per ben due volte il Mondiale, prima nel 2005 e poi replicando il tutto l’anno seguente nel 2006 rimanendo sempre a bordo della sua Renault, ma per tutti l’iberico era l’erede di Alain Prost.

Stiamo parlando dunque di uno di quei piloti che era essenziale e geniale in pista, capace di saper carpire nel miglior modo possibile il momento per tentare il sorpasso e costruendo la propria ragnatela del Mondiale anche attraverso astuti piazzamenti.

Questo però lo ha sempre limitato in fase di qualifica, anche perché questa sua caratteristica di poter portare al massimo livello delle vetture competitive, ma non velocissime, portava le Scuderie ad attarsi al suo stile di guida.

In Ferrari è andato vicinissimo in due occasioni alla vittoria del Mondiale, la prima volta nel 2010 con la scellerata tattica che regalò così il titolo a Sebastian Vettel e la seconda occasione fu nel 2012, anno in cui non venne completata la rimonta sul tedesco.

Nei cinque anni di Alonso in Ferrari però fu in grado di poter ottenere delle Pole Position proprio soltanto in queste due edizioni, con il 2010 che li vide primo al sabato a Monza e a Singapore, gare entrambe poi concluse con la vittoria, mentre nel 2012 fece la Pole in Germania e in Ungheria, gare poi chiuse al secondo e primo posto.

Fernando dunque non è mai andato oltre le due Pole Position per stagione e con il miglior tempo del sabato di Austin diventa così Carlos Sainz lo spagnolo capace di aver ottenuto quante più Pole Position in una sola stagione in Ferrari.

Sainz passa Alonso in Ferrari: nella storia domina ancora l’asturiano

Ovviamente Carlos Sainz sa benissimo che per poter arrivare al livello di Fernando Alonso ne ha davvero ancora tantissima di pasta da dover mangiare, perché l’ex Toro Rosso ha saputo battere il record dell’asturiano in Ferrari, ma non in generale.

Come già detto in precedenza, per Alonso la Pole Position non è mai stata un’ossessione, anzi in molti casi aveva bisogno di poter realizzare grandi rimonte, tanto è vero che anche con la fortissima McLaren del 2007 non andò oltre le due Pole.

I suoi momenti migliori al sabato furono però chiaramente in occasione dei suoi due titoli Mondiali, con quella Renault che era senza ombra di dubbio la macchina migliore e che riuscì a dare la paga prima alla McLaren di Kimi Raikkonen e poi alla Ferrari di Michael Schumacher.

In quei due anni Alonso riuscì a chiudere in Pole Position in sei circostanze per stagione, obbiettivo che Sainz potrebbe eguagliare in questa stagione solamente se dovesse essere in grado di realizzare il miglior tempo al sabato in tutte le restanti gare.

Inoltre c’è sempre una grande differenza per quanto riguarda la vittorie e i Mondiali vinti, con Alonso che si dimostra ancora ampiamente di un’altra categoria rispetto al ferrarista.

Se Fernando però era stato l’uomo in grado di far conoscere la Formula 1 a tutta la Spagna, di sicuro Sainz è colui che le ha dato modo di rimanere sempre di più sulla cresta dell’onda e di ridare speranza a un popolo.

Ora però tocca alla gara alle 21 ore italiana, con Austin che si sta riscoprendo sempre di più amante della Formula 1 e con Carlos Sainz che non vede l’ora di illuminare il Texas con una splendida gara dopo una qualifica da sogno.

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